Strategie
M5s, rivolta contro Giuseppe Conte: i ribelli gli svuotano il portafogli?
Non tirerebbe una bella aria all'interno del Movimento 5 Stelle, soprattutto nei confronti del leader Giuseppe Conte. I grillini che non riescono a digerirlo si starebbero "vendicando" della sua leadership facendo leva sul meccanismo delle restituzioni. Meccanismo che prevede di devolvere al Movimento 2000 euro ogni mese. Non tutti però avrebbero accettato questo nuovo corso.
Secondo Repubblica, sarebbero 38 i grillini al momento non in regola col pagamento. Tuttavia, se per alcuni si tratta solo di un ritardo, per altri invece dietro la scelta di non pagare ci sarebbe un motivo diverso. Potrebbe trattarsi, infatti, di una mossa strategica, un modo per mettere in difficoltà il leader. Tra questi c'è anche chi è in attesa di capire cosa succederà e se ci sarà davvero una deroga per il limite dei due mandati. Una mossa che sembra essere simile a quella dei deputati vicini a Luigi Di Maio, che nella scorsa legislatura, prima di lasciare, smisero di versare i soldi dovuti.
Tra i grillini non in regola coi pagamenti ci sarebbero, secondo il Tempo, il vice di Conte Gubitosa, l a senatrice Maria Domenica Castellone, Cafiero De Raho, il deputato Luciano Cantone, Lovecchio e Scerra. All'interno del Movimento, insomma, ci sarebbero non pochi malumori, aumentati soprattutto dopo il non entusiasmante risultato raggiunto alle europee dell'8 e 9 giugno e dopo l'ingresso nel gruppo The Left in Europa. In un primo momento c'era chi diceva che ci sarebbero state le condizioni per mettere in discussione il ruolo del leader. Cosa poi smentita successivamente. I mal di pancia, però, restano.