Sindaco di Milano

Beppe Sala contro Meloni: "Due anni premier e io non l'ho ancora vista"

"La presidente del Consiglio fra poco sarà premier da due anni, è venuta a Milano tre volte": Beppe Sala lo ha detto in un'intervista al Corriere della Sera, lamentando di non avere ancora visto Giorgia Meloni. "Non ha mai varcato il portone di Palazzo Marino. Noi potremmo offrire quello che sappiamo, il 'modello Milano' che ha cambiato la città. E il governo potrebbe chiarire come ci può aiutare. Tutte le volte che faccio questa osservazione Meloni risponde: 'Ormai io sono habitué a Milano'. Ma che habitué sei se non entri dalla casa dei milanesi dove sta il sindaco? Ci avviciniamo ai due anni di mandato e io non l'ho ancora vista".

Parole che hanno fatto saltare dalla sedia i rappresentanti di FdI nella città. Riccardo Truppo, che guida il partito della Meloni a Palazzo Marino, ha detto: "Quello del sindaco è un tentativo disperato di rilanciarsi per il futuro". Poi ha rinfacciato al primo cittadino lo stesso "assenteismo" di Meloni nel rapporto con il Consiglio comunale: "Ci viene poco e per di più, quelle poche volte che è presente, abbandona l’Aula sempre quando l’opposizione prende la parola. Non mi sembra un bel modo per tenere i rapporti". Per il capogruppo di FdI al Pirellone, Christian Garavaglia, quella del sindaco "è una critica sterile: non solo Meloni è stata presente a vari eventi, ma quello che conta è il lavoro che il governo sta facendo. E i ministri sono molto presenti a Milano, c’è un rapporto costante: per esempio, Lollobrigida era qui anche qualche giorno fa. Diciamo che se Sala, da sindaco, pensa che Meloni debba andare a Palazzo Marino a trovarlo, forse deve essere più incisivo". 

 

 

 

Parlando della sua città, poi, Sala ha spiegato che "in termini relativi Milano sta decisamente bene rispetto a quasi tutte le città italiane o anche europee, in termini assoluti è chiaro che i problemi ci sono. Anche se molti di quelli che abbiamo sono universali".  Per quanto riguarda i punti critici, invece, secondo lui sarebbero tre: "La questione casa, l'equilibrio tra mobilità e ambiente e la sicurezza".