Europa indigesta

Ue, M5s ufficialmente nel gruppo "Sinistra": scoppia la rivolta contro Conte

Malumori nel Movimento 5 Stelle per la decisione del leader, Giuseppe Conte, di entrare nella sinistra europea, The Left. La compagine grillina avrebbe già fatto il suo ingresso ufficiale nel gruppo, secondo quanto riferito da alcune fonti a Bruxelles. Tuttavia, per ora non è chiaro se l’ingresso per loro sia come membri a pieno titolo, come osservatori o in un'altra forma ancora. Nei giorni scorsi erano stati affrontati degli incontri bilaterali con le diverse delegazioni della famiglia Ue. 

La sterzata del Movimento, però, avrebbe colto di sorpresa non pochi esponenti e parlamentari. "Siamo passati da un’alleanza con Nigel Farage a un’altra insieme a Ilaria Salis e Carola Rackete", si sarebbe lamentato un grillino, come riporta Emanuele Buzzi sul Corriere della Sera. I pentastellati, in effetti, sono entrati per la prima volta nelle istituzioni Ue nel 2014 aderendo al gruppo euroscettico Efdd con l’Ukip di Farage. Un altro esponente, invece, avrebbe attaccato la strategia del leader: "Questa è una follia politica. Non possiamo avere un leader che ripete che siamo progressisti e poi si colloca nel gruppo comunista, più a sinistra del Pd". Qualcuno avrebbe anche fatto dell'ironia dicendo: "Al colloquio ci chiederanno cosa pensiamo dell’occupazione delle case?".

 

 

 

Il rischio, secondo gli esponenti del Movimento, è "perdere in un colpo solo i nostri elettori moderati e di diventare junior partner di Avs". E ancora: "Conte dovrebbe ascoltare di più il Movimento e meno Bettini". Nonostante questo, l'ex premier sarebbe comunque convinto della decisione. Fonti a lui vicine avrebbero confermato la bontà della scelta, spiegando che con The Left i grillini condividono "le stesse posizioni su pace e ambientalismo".