Il filosofo

Massimo Cacciari stronca la sinistra: "Tanto vale votare Marine Le Pen"

"Il fronte popolare è una cosa vista e rivista": tranchant il commento di Massimo Cacciari sulla sinistra francese ed europea in generale. "Sono anni che l’unica politica che il centrosinistra, chiamiamolo così, riesce a mettere in campo è andare contro la Le Pen; così come contro la Meloni, o una volta contro Berlusconi", ha aggiunto il filosofo, intervistato da Il Dubbio. Secondo lui, andare contro qualcuno non può essere l'unica mission di uno schieramento. 

Riferendosi, poi, alle alleanze tra l’ultrasinistra e i macronisti, Cacciari ha parlato di "raffazzonamenti dell’ultimo momento" che "alla fine continueranno a rafforzare le varie Le Pen". Si tratta, secondo il suo punto di vista, di ammucchiate prive di una proposta, una visione, "una strategia autonoma" nonché di un espediente visto e rivisto. Per questo il cosiddetto “fronte popolare”, ma anche il “campo largo” in Italia, non lo convincono per nulla.

 

 

 

"Non c’è unità all’interno, se non quella raffazzonata giusto per sopravvivere - ha spiegato ancora l'ex sindaco di Venezia -. Ma non si può andare avanti in eterno soltanto resistendo all’affermazione altrui. Insomma, se la principale strategia è quella di opporsi e basta, a questo punto molto meglio mettere alla prova la stessa Le Pen. E vedere come va, costruendo dall’altra parte una vera coalizione di centrosinistra". Critico anche sul cosiddetto bipolarismo: "Ma quale bipolarismo…sono frammenti che si mettono insieme. In Italia sono decenni che riescono a mettersi insieme laddove si gioca il potere e il governo, mentre in Francia lo fanno soltanto in vista delle elezioni per evitare che vinca la Le Pen".