Occhio al caffè
Daniele Capezzone, sfottò alla Schlein: "La versione femminile politica di Tardelli dopo il gol alla Germania"
Eccoci ad "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima curata da Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero. "Ieri ha parlato Giorgia Meloni per andare all'attacco delle opposizioni, a partire dalla grillina che aveva evocato piazzale Loreto - premette Capezzone -. Meloni dice che c'è un'opposizione che alimenta un clima da guerra civile. Vero, ma è anche possibile che Meloni abbia scelto di fare questa uscita molto forte all'indomani dei ballottaggi che non hanno avuto un esito brillante. Dall'altra parte non è stata più convincente Elly Schlein, anzi, che si è presentata al Nazareno nella versione femminile politica di Tardelli dopo il secondo gol alla Germania al Bernabeu nel 1982, urlando e in trance da vittoria - la infilza il direttore -. Una Schlein però oggi celebrata dai giornali, violini e tromboni".
"Però la cosa grossa della giornata riguarda la Ue. I negoziatori europei del Ppe, dei socialisti e dei macronisti hanno raggiunto un'intesa sulle tre caselle più significative, i cosiddetti top-jobs. E l'Italia? E Meloni? Chi vede il bicchiere mezzo pieno dice che la nuova maggioranza ha un margine molto stretto e con Meloni dovranno trattare, quindi dovranno dare all'Italia un commissario decoroso e anche una delle vicepresidenze esecutive della nuova commissione. Ma la gran parte dei giornali vede il bicchiere mezzo vuoto e torna ai due grandi classici: Meloni isolata! Meloni furiosa! Questa la canzone di Domani, Stampa e Repubblica", rimarca Capezzone.
"Altri temi, Juliane Assange: celebrato come un eroe dal Fatto Quotidiano, l'hacker liberatario. Ma quale libertà? Hacker putiniano, filo-Assad, filo-cinese, filo-dittature, filo-talebani eccetera. Altro che Navalny, che da innocente finisce morto. Questo finisce libero ma ammette la colpevolezza rispetto alla violazione dell'Espionage Act. Poi i maxi-rincari sulle tariffe del trasporto aereo, altro capolavoro attribuibile alla coppia Greta Thunberg-Frans Timmermans, un tema a cui tranne Libero gli altri giornali danno pochissimo spazio", conclude Capezzone. E ora, buona rassegna a tutti