A tutto gas

Giorgia Meloni: "Primi in Europa sul Pnrr"

Michele Zaccardi

«Ci lasciamo alle spalle un lavoro estremamente produttivo, che ha permesso di confermare un risultato di cui andiamo orgogliosi: l’Italia è al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del Pnrr». Nel suo intervento durante la Cabina di regia che ha certificato il conseguimento di 37 obiettivi e dato così il via libera alla richiesta di pagamento della sesta rata da 9,2 miliardi, Giorgia Meloni rivendica il primato italiano. Dopo l’incasso della terza e della quarta tranche per un totale di 35 miliardi di euro, ricorda la premier, «siamo ora in attesa che la Commissione europea adotti la valutazione positiva per il pagamento della quinta rata».

In caso di esito positivo, l’Italia incasserà altri 10,6 miliardi che porteranno il complesso delle risorse erogate al nostro Paese a quota 113 miliardi su 194,4 stanziati dall’Unione europea. La Cabina di regia, convocata dal ministro per gli Affari Ue, Raffaele Fitto, che ha anche la delega al Piano, e presieduta dalla premier, alla presenza dei rappresentanti dell’associazione dei comuni (Anci) e delle province (Upi), oltre che della conferenza delle Regioni, ha preso atto dello stato di attuazione dei 37 obiettivi previsti dalla sesta rata. Al cui raggiungimento ha contribuito anche l’ultimo decreto Pnrr, già convertito in legge.

 

 


Tra gli obiettivi conseguiti ci sono «interventi strategici per il futuro dell’Italia», ha precisato Meloni, come la realizzazione del gasdotto Linea Adriatica, i crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e 5.0, l’avvio delle opere infrastrutturali nell’ambito della Zes (Zona economica speciale) del Mezzogiorno. Ed è proprio alla Linea Adriatica che la premier ha dedicato un passaggio del suo intervento, ricordando che si tratta di un’opera «indispensabile per garantire maggiore sicurezza energetica alla Nazione ma anche al resto d’Europa, grazie all’aumento della capacità di trasporto». Un progetto definito non a caso «fondamentale», visto che costituisce un tassello cruciale della strategia del governo di fare dell’Italia l’hub di approvvigionamento energetico dell’Europa. «La rendicontazione della sesta rata è un ulteriore importante ed evidente successo di tutto il governo. L’Italia resta leader nell’attuazione del Pnrr» ha dichiarato il viceministro dell’Ambiente Vannia Gava.

Quanto alle tempistiche, Fitto ha spiegato in conferenza stampa che «nelle prossime ore saranno definiti gli aspetti di dettaglio dal punto di vista formale per poter inoltrare la richiesta di pagamento» e che comunque la notifica sarà spedita a Bruxelles «entro questa settimana». Il ministro ha poi sottolineato che molti dei risultati raggiunti «sono frutto anche della revisione del Piano: è importante sottolinearlo per la diffidenza con cui fu accolta la proposta di revisione». Ora, ha aggiunto, «siamo in una fase assolutamente positiva, con le difficoltà di spesa che caratterizzano il nostro sistema Paese, ma la grande quantità di immissione di dati sul sistema Regis (il cervellone elettronico del Mef che registra lo stato di avanzamento del Pnrr, ndr) lascia intendere che questo percorso si è davvero messo in moto». Fitto ha poi risposto alle domande dei giornalisti su un’eventuale proroga delle scadenze del Piano, che impone di spendere tutte le risorse entro il 2026. «È un dibattito legittimo» ha sottolineato il ministro, «ma non ci interessa perché noi abbiamo una scadenza e lavoriamo su quella: sarebbe contraddittorio da parte nostra, potrebbe esserci un elemento di rilassamento».

 

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