Senza freni
Vincenzo De Luca insulta ancora Meloni: "Stringo la mano anche al Diavolo"
Vincenzo De Luca non molla. E tra una battuta e l'altra continua a rifilare frecciate al presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
"Stringere la mano a Meloni per firmare l’accordo di Coesione entro il 28 giugno? Io stringo la mano anche al diavolo", ha detto il governatore della Regione Campania ai giornalisti che gli domandavano di una eventuale stretta di mano dopo i recenti attriti con la premier Meloni in caso di firma dell’accordo di Coesione per la Campania, a margine di una presentazione nella stazione EaV di Porta Nolana.
Leggi anche: Daniele Capezzone, la confusione di Stampa e Repubblica: "Ma insulti a Meloni non mancano"
"Basta che firmi l’accordo di Coesione e ci metta in condizione di lavorare", ha aggiunto il governatore campano, "Sono arrivato al punto", ha continuato tornando sulla protesta con i sindaci a Roma, contro l’autonomia differenziata e per lo sblocco dei fondi di coesione, "che neanche chiedo le scuse per l’insulto ricevuto il 16 febbraio, di cui non si è accorto il mondo dell’informazione. L’unico insulto vero, pubblico, era quello. Sono pronto a stringere la mano, ad abbracciare tutti. Ovviamente poi in privato…", ha ironizzato De Luca.
E ancora. "Se verrà qualcuno del governo nazionale a fare una comparsata a Bagnoli o verrà uno sulla scia del tracciato di Galileo Galilei, sappiate che il governo nazionale non ha stanziato un euro per Napoli", ha concluso De Luca in riferimento alla gaffe del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano a Taormina.