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Roberto Gualtieri si auto-assolve per il caos schede a Roma
«Irritante, erroneo e infido». Ecco come Andrea Catarci, assessore alle Politiche del personale del Campidoglio- l’uomo che ha guidato la macchina amministrativa della Capitale alle elezioni europee- definisce il comportamento del ministero dell’Interno a proposito del caos nello scrutinio dei voti a Roma. Catarci è stato ascoltato ieri mattina sui disservizi elettorali e a fronte dei dati che sul portale del Viminale continuano a denunciare lo spoglio incompleto - mancano sempre all’appello 78 sezioni su 2.599 - ha buttato, come si suol dire, “la palla in tribuna”.
Perché anziché fare mea culpa su un blocco nell’inserimento dei dati che ha “sputtanato” una volta di più Roma sui media di tutto il mondo, ha preferito prendersela con il resto del mondo. A partire, appunto, da chi ha osato criticare l’operato della sua amministrazione, come quei «due ministeri» - Interno e Difesa - bollati come «poco eleganti e un po’ infidi nei confronti di Roma Capitale» (..)
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