A Montecitorio

Autonomia, sì alla Camera. Calderoli: "Mi tremano le gambe"

L'aula della Camera dei deputati ha approvato la riforma dell'Autonomia differenziata, ddl 1665 con 172 voti favorevoli, 99 contrari, 1 astenuto. Le opposizioni, provocatoriamente e in segno di protesta contro la maggioranza, hanno iniziato a cantare l'inno di Mameli sventolando il tricolore. Dai banche della Lega, il partito che storicamente ha più lottato per questa riforma, hanno risposto con le bandiere della Serenissima.

"Un provvedimento che divide e crea diseguaglianze che viene approvato di notte nella vergogna. Con questo voto sancite che esistono cittadine e cittadini di serie e A e serie B", ha attaccato la segreteria del Pd Elly Schlein, nella dichiarazione di voto finale.

 

 

 

"A dirlo mi tremano le gambe per l'emozione… c'è il via libera definitivo della Camera all'Autonomia differenziata!", scrive al contrario sui social, postando una suo foto in Transatlantico, il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli. Lo stesso che la scorsa settimana il deputato grillino Leonardo Donno aveva cercato di avvolgere in una bandiera italiana, scatenando il caos e la rissa in aula.

 

 

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"L'approvazione di oggi - aggiunge Calderoli - è il coronamento di anni e anni di battaglie politiche della Lega, all'interno delle istituzioni e nelle piazze insieme ai militanti, con un voto che scrive una pagina di storia per tutto il Paese. Un percorso che mi rende particolarmente orgoglioso, quando penso al mio caro nonno Guido e al suo progetto del Movimento Autonomista Bergamasco. Nel mio cuore scorre un sangue autonomista fin da prima che io nascessi, è bello pensare di aver coronato anche il suo sogno. Da questo momento in avanti c'è un iter tracciato e ben definito, che permetterà alle Regioni di valorizzare le proprie eccellenze e garantire servizi sempre migliori ai cittadini, nel segno della responsabilità e della trasparenza. Sbaglia chi dice che questo provvedimento spaccherà l'Italia, perché farà l'esatto contrario. L'obiettivo è permettere a tutte le Regioni di correre sempre più veloce, riducendo i divari territoriali e realizzando quell'unità che c'è solo sulla carta. L'orizzonte è davanti a noi e la via da intraprendere è definita, ora non resta che avere il coraggio di percorrerla. Si apre una fase nuova, il Governo sarà al fianco di chi vorrà cogliere questa storica sfida" conclude Calderoli.