L'ex ministro 5s

Luigi Di Maio, la vendetta contro Conte: "Perché è stato punito dagli elettori"

Luigi Di Maio era seduto sulla riva del fiume ad aspettare che passasse il cadavere del nemico. "Sono stato in silenzio per tutta la campagna elettorale", dice infatti in una lunga intervista a La Stampa il rappresentante speciale dell'Ue per il Golfo che si toglie qualche sassolino dalle scarpe. "Mi ha meravigliato che Conte e Renzi mi abbiano nominato spesso nelle loro interviste ai quotidiani e alle tv. Anche per questo adesso mi sento in dovere di dire qualcosa".

L’ex ministro degli Esteri del governo Draghi parla di "una performance da elezioni amministrative, non da elezioni di respiro nazionale. Anzi, penso che, di recente, persino alle Amministrative il M5s sia andato meglio. Questa volta perde addirittura il primato al Sud e in regioni come la Campania e la Sicilia, in città come Napoli. Il Pd è stato più bravo a interpretare la difesa dei diritti sociali, su cui noi eravamo un riferimento per le persone". Perché, osserva, "chi ha perso il reddito di cittadinanza ha capito di averlo perso anche perché i 5 stelle hanno fatto cadere il governo Draghi. Conte ha compiuto il capolavoro di far tornare il bipolarismo".

 

 

La sua principale responsabilità è "aver snaturato il Movimento, che oggi è un partito ancora più chiuso e verticistico del passato. Un tempo era più plurale, c’erano più 'anime' diverse. Conte lo ha modellato a sua immagine e somiglianza, ha fatto un’operazione legittima, che gli è stata consentita senza che nessuno alzasse un dito. Per questo credo che, nonostante questo risultato negativo, dentro al Movimento non cambierà niente".

Insomma, nessuno metterà in discussione la leadership di Conte: "Sarebbero patetici a farlo ora, troppo comodo. Non ho mai sopportato chi sta nell’ombra nei momenti buoni ed esce fuori solo quando non può ricavare più vantaggi. Quanto a Grillo, ha 300 mila buoni motivi per restare in silenzio".

 

 

Infine, conclude Di Maio, "dalle elezioni si possano ricavare lezioni importanti. Bisogna comprendere e rispettare i segnali che arrivano dai cittadini. Io l’ho fatto, anche quando mi hanno mandato a casa. Credo che il M5s possa contribuire alla costruzione di un’alleanza strutturale nel centrosinistra per offrire un'idea alternativa di governo".