Dopo il voto

Matteo Salvini su Umberto Bossi: "Vedremo cosa fare. Se uno rema contro..."

Comincia con un duro attacco a Umberto Bossi il discorso di Matteo Salvini post voto. "Siamo l’unico movimento politico che riesce a crescere nonostante a urne aperte il suo fondatore dica di votare per un altro partito. Io non voglio male a nessuno. A Bossi ho intitolato il libro che ho scritto. Cosa faremo? Sicuramente dovrò ascoltare i militanti. È chiaro ed evidente che se qualcuno dice che vota altro partito mi sembra manchi di rispetto non al segretario ma a un’intera comunità", attacca il leader della Lega parlando nella sede di via Bellerio a Milano, in riferimento alle dichiarazioni di Umberto Bossi di sabato, che attraverso l’ex segretario lombardo Paolo Grimoldi aveva detto di votare per Marco Reguzzoni, membro dell’area Forza Nord all’interno di Forza Italia.

Il vicepremier precisa che non lascerà, "lo farò quando non avrò più passione. Certo che è complicato avere a che fare con chi rema contro, con avversari interni. I militati non meritano che qualcuno dentro faccia i propri interessi senza avere un obiettivo comune. Sono abituato a lavorare, vincere o perdere di squadra. Non sono abituato a tradire chi e di fianco. Non mi piacciono i fuggiaschi...".

Rispetto al generale Vannacci "tanto contestato e vituperato, ha superato da solo il mezzo milione di preferenze con record di consensi al Nord", sottolinea Salvini. Il vicepremier, inoltre, rivendica come la Lega abbia migliorato il risultato rispetto alle ultime elezioni politiche, dove non raggiunse il 9%, superato in questa tornata.

Il governo, prosegue il segretario della Lega, "penso un caso unico in Europa, esce rafforzato. Complimenti a Giorgia Meloni e ad Antonio Tajani. In Europa la sinistra e gli ultra-europeisti, gli ultra-burocrati come Macron e Scholz vengono ampiamente puniti dall’elettorato". Ora, conclude Salvini, "spero possa cambiare la politica europea, già mercoledì sarò a Bruxelles per incontrare gli alleati della Lega che hanno ottenuto risultato straordinari. Faccio un in bocca al lupo a Marine Le Pen e a Jordan Bardella. Lo prendo come uno stimolo per lavorare ancora di piu e ancora meglio".