Nel giorno del voto

Repubblica, "dedicato a Vannacci": l'oro agli europei e delirio in home page

Ci mancava pure la "rivincita dell'atletica italiana" contro Roberto Vannacci. In redazione a Repubblica, cartacea e sito, devono aver vissuto davvero con grande sofferenza questi ultimi 10 mesi.

Da quando il generale è emerso dalla "palude gerarchica" dell'esercito italiano e dall'anonimato con il suo libro Il mondo al contrario, controverso "manifesto contro il politicamente corretto", non passa giorno in cui le penne di largo Fochetti e le bocche da fuoco del giornalismo de sinistra non si esibiscano in velenosi affondi contro il medesimo. Figurarsi da quando Vannacci ha scelto di candidarsi alle elezioni europee con la Lega

Una ossessione che nel giorno del voto si è fatta addirittura surreale, dal momento che su Repubblica.it hanno preso a pretesto gli straordinari successi degli atleti azzurri agli Europei di atletica in corso a Roma per sganciare un siluro politico (o almeno, questo sarebbe il chiaro obiettivo) contro il capolista della Lega nella circoscrizione centro. 

 

 

 

Dopo aver soffiato sul fuoco di una polemica nata e morta nel giro di pochi giorni tra il generale e Paola Egonu, star dell'Italvolley nata da genitori africani, ecco che sul sito di Repubblica si ritrovano tra le mani non uno, non due, ma ben tre campioni italiani "coloured", issati (loro malgrado e forse a loro insaputa) a modello di una nuova Italia da contrapporre al pensiero razzista e retrogrado di Vannacci.

"Fratelli d'Italia", è l'occhiello malizioso del pezzo, con foto di  Marcell Jacobs (oro nei 100), Chituru Ali (argento) e Lorenzo Simonelli (vincitore nei 110 ostacoli), abbracciati sotto a un tricolore. "Quelle medaglie dell'atletica dedicate a Vannacci e ai tanti colori dei nuovi italiani", assicura l'autrice del pezzo, Karima Moual, volto noto in tv quando si parla di immigrazione nonché moglie di Vincenzo Amendola, pezzo grosso del Pd ed ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

Per inciso, Vannacci non ha mai negato a chi ha origini africane il diritto alla cittadinanza italiana (e ci mancherebbe), e lo ha sempre specificato anche in relazione alla Egonu. Sono tutti "veri italiani", per dirla con una espressione che piacerebbe tanto a chi vota a destra e, guarda un po', pure a Repubblica. Che nel tentativo di montare un altro caso è incappata in una delle tante partenze false di questa campagna elettorale.