L'ex premier

Matteo Renzi boccia Ursula von der Leyen: "Ha fallito in tutto. Voto? Uno"

Elisa Calessi

Senatore Matteo Renzi, oggi è la Giornata mondiale dell’Ambiente. Un tema che è stato al centro dell’azione politica della legislatura europea uscente. Intanto: un bilancio su quello che si è fatto.
"Il Green deal è stato un vero e proprio fallimento, che ha due volti: Franz Timmermans e Ursula von der Leyen. Non ha protetto l’ambiente e minaccia di colpire imprese, case e posti di lavoro. D’altronde, se ragioni con spirito burocratico e non politico questi sono i risultati, penalizzi le imprese europee e favorisci Cina e India".

La Commissione ha approvato ieri aiuti di Stato per oltre 30 miliardi, nell’ambito del Green deal. Chi pagherà?
"I contribuenti italiani, perché quei denari saranno spalmati sì in 20 anni ma si pagheranno con aumenti in bolletta. La transizione green non può essere fatta a spese dei cittadini. Facile fare gli ambientalisti tassando! È per questo che serve mandare in Europa leader competenti che abbiano davvero la capacità di incidere. Noi degli Stati Uniti d’Europa non ci candidiamo per finta, in Europa se eletti andremo davvero".

L’ambiente è il grande tema della generazione dei suoi figli. Ma l’attenzione sembra monopolizzata da chi occupa i binari o imbratta i monumenti. Cosa pensa di queste forme di lotta?
"Chi imbratta le opere d’arte e i monumenti, chi blocca le auto di persone che si svegliano la mattina per andare a lavorare, non è un ambientalista è un teppista. Manifestare è un diritto, imbrattare è una violazione della legge. Ed è triste che chi utilizza le maniere forti oscuri invece i tanti giovani che attraverso l’attivismo si informano e si battono davvero per il pianeta".

C’è un modo per battersi senza cadere nell’ideologia? I suoi figli, su questo, come la pensano?
"I ragazzi sono sensibili al tema dell’ambiente. Ed è un dovere di tutti battersi per un pianeta più sostenibile e pulito. Bisogna farlo però grazie alle nuove tecnologie, all’intelligenza artificiale, alla scienza. Non pensando di retrocedere nel nostro stile di vita ma semmai di utilizzare il progresso per proteggere l’ambiente e continuare a crescere".

Facciamo una previsione: secondo lei quale sarà la maggioranza che si formerà dalle elezioni europee?
"La stessa delle ultime due volte. Noi lavoreremo perché dopo la maggioranza Jean-Claude e quella Ursula si passi alla maggioranza Mario".

Un terzo dei 1.800 miliardi di euro di investimenti del NextGenerationEU è dedicato proprio al Green deal. Cambierà qualcosa o teme che finiranno in mille rivoli, come spesso accade con i fondi erogati dall’Unione europea?
"Molto probabile. Invece queste risorse vanno indirizzate in maniera molto più efficace sulle vere criticità ambientali per creare immense opportunità di crescita di lavori, filiere, tecnologie, economie in tanti settori e tante realtà del nostro Paese da lanciare nella competizione globale".

Il grande obiettivo che l’Europa si è data è ridurre a zero, entro il 2050, le emissioni di gas serra. È realistico?
"Mi sembra un obiettivo molto ambizioso. E allora per raggiungerlo serve un grande investimento sulla tecnologia, non sull’ideologia. Salveremo il pianeta con gli ingegneri che lavorano all’innovazione con l’intelligenza artificiale non con gli ecovandali che imbrattano i quadri al Louvre. Non sopporto l’ideologia di chi fa dell’ambientalismo una religione laica. Serve buon senso. Dieci anni fa quando ho fatto lo Sblocca Italia Meloni e Salvini mi attaccarono. Entrambi sostennero il referendum sulle trivelle contro di me. Oggi si sono rimangiati le posizioni di allora per fortuna. E io ne sono felice".

Il prezzo, in termini di posti di lavoro, rischia di essere altissimo. Come si fa?
"Occorre trasformare la transizione in un grande piano innanzitutto per l’occupazione e la competizione, creando ricchezza e proteggendo l’ambiente. Non è accettabile che in nome di una ideologia si perdano posti di lavoro. Cosa pensano di fare, dare il reddito di cittadinanza a tutti?"

Le auto elettriche, fin qui decantate come un modo per salvare il pianeta, rischiano di essere un grande regalo al Giappone e alla Cina. Come se ne esce?
"Ben vengano le auto elettriche ma perché distruggere un mercato in cui gli europei erano leader? Perché siamo così masochisti?".

Che voto dà a Ursula von der Leyen e perché?
"Da 1 a 10, uno. È lei la grande sponsor del Green deal. Ed è lei che ha fallito in politica estera rendendo l’Europa ininfluente. Non capisco come Forza Italia possa sostenerla, con Silvio Berlusconi era un partito vicino alle imprese. Chi vota Forza Italia oggi vota Ursula von der Leyen, chi vota Stati Uniti d’Europa sceglie Mario Draghi".

Lei fa il nome di Draghi come possibile presidente della futura Commissione Ue. Non è che finirà come con l’elezione del presidente della Repubblica?
"Non mi sono occupato io della questione del Quirinale. Io mi sono occupato di mandare a casa Giuseppe Conte e portare Mario Draghi a palazzo Chigi. E quella, come ricorda, è finita bene".

Che risultato si aspetta per la lista Stati Uniti d’Europa?
"Tra quattro e sei parlamentari europei. Ma, soprattutto, mi aspetto che Stati Uniti d’Europa sia centrale a Strasburgo per riequilibrare Renew Europe, oggi troppo francese-centrico. E credo che saremo decisivi in Italia alle prossime elezioni politiche".

Davvero si trasferisce a Bruxelles?
"Sì, se eletto lavorerò al Parlamento europeo, perché penso che quello sia il luogo della vera sfida dei prossimi anni".

Chi rischia di più da questo voto? Meloni, Schlein, Conte, Salvini, Tajani, Bonelli, Fratoianni o Calenda?
"Rischia molto Giorgia Meloni, perché ha eccessivamente concentrato l’attenzione su se stessa. Ma io penso che, nonostante tutto, non andrà male. Anzi, credo che cannibalizzerà un po’ di voto dei suoi compagni di lista. Penso che non andrà benissimo il M5S, perché alle Europee tradizionalmente non va e la spinta propulsiva di Conte è esaurita. E penso che sarebbe molto grave se Calenda, non stando nella lista unitaria degli Stati Uniti d’Europa, non riuscirà a raggiungere il quorum, perché, nel caso, avrà regalato voti europeisti a parlamentari sovranisti".