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Ilaria Salis, il "manifesto" social: "Antifascismo sarà la mia bussola"
Tra le tante new entry che si candidano a sedere nel prossimo Parlamento europeo, uno dei nomi più chiacchierati di queste ultime settimane è sicuramente quello di Ilaria Salis. L'insegnante è uscita dalla prigione di massima sicurezza di Gyorskocsi utca di Budapest dove era stata rinchiusa per più di 15 mesi. E ora si trova al domicilio dove sconterà la misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa della fine del suo processo. Grazie ai suoi profili social - freschi di inaugurazione - la Salis può comunicare con tutti i suoi potenziali elettori, presentando così quello che sarà il suo orizzonte politico nel caso in cui dovesse essere eletta.
"Non sono una politica di professione - ha spiegato su Instagram la neo candidata di Alleanza Verdi e Sinistra - ho sempre fatto politica dal basso: nei movimenti, nelle lotte sociali e fra le persone comuni. Continuerò a dare respiro e forza ai temi e alle battaglie che hanno caratterizzato la mia storia. L’antifascismo sarà sempre la bussola che orienterà il mio agire. La storia e il presente d’Europa parlano chiaro: la battaglia contro l’oppressione e le discriminazioni è la più importante per vivere come persone libere ed eguali".
Nel messaggio postato su Instagram, la Salis è tornata a parlare della sua condizione carceraria in Ungheria, puntando il dito contro il presidente Vicktor Orban. "Ho provato sulla mia pelle che il grado di civiltà di un paese si misura osservando la condizione delle sue carceri e nei mesi passati là dentro ho riflettuto parecchio sulle reali implicazioni di questa frase perciò - aggiunge Salis - voglio sostenere i diritti umani delle persone detenute e oppormi alle umiliazioni, alle privazioni e ai soprusi che subiscono nelle carceri d’Italia e d’Europa".