Proprio lui

Meloni-De Luca, Travaglio: "Stigmatizzano ma tutti zitti sulle offese a una donna"

È un Marco Travaglio che non ti aspetti quello che sulle colonne del Fatto Quotidiano ha stilato la memoria difensiva di Giorgia Meloni sul caso De Luca. Anzi, il direttore del Fatto ha scritto molto di più: non ha lesinato stilettate sia alla segretaria del Pd Elly Schlein, sia a Giuseppe Conte, prediletto del quotidiano made in Gomez-Travaglio.  "Che bel Paese sarebbe l’Italia se tutti i leader dell’opposizione, quando Vincenzo De Luca diede della str***a a Giorgia Meloni, avessero solidarizzato con lei e isolato lui finché non si fosse scusato. Invece tacquero al gran completo, a cominciare da chi più di tutti avrebbe dovuto censurare l’insulto del presidente campano alla presidente del Consiglio: Elly Schlein, segretaria del partito di De Luca…"

Travaglio ha ricordato l'imbarazzante reazione della leader dem quando le chiesero conto delle parole del suo governatore: "Interpellata dai giornalisti sull’epiteto, non solo non insorse con i soliti argomenti usati quando viene offesa una donna (sessismo!), ma liquidò la faccenda fingendo di non capire la domanda: ‘Grazie, ho già risposto sull’autonomia differenziata”. Ora ha ritrovato la favella, ma per stigmatizzare lo sketch inscenato dalla Meloni a Caivano".

 

Ma non è finita qua. Il direttore del Fatto ne ha avute anche per il suo prediletto, il leader del Movimento 5 Stelle: "Invece Conte ha detto che la premier è vendicativa e rosicona, stigmatizzando anche lui la reazione, ma non l’azione che l’ha scatenata. E ha perso l’occasione di dare una lezione di stile a De Luca, alla Schlein e soprattutto alla Meloni, che in piena pandemia l’aveva chiamato criminale".