Al voto al voto
Elly Schlein, la frase di Franceschini che rivela quando può saltare
Se alle europee dell'8 e 9 giugno non dovrebbero esserci grosse sorprese per il Pd, che quasi sicuramente riuscirà a stare sopra la soglia del 20%, i rischi per i dem ci sarebbero dopo, col voto a Firenze e nelle Regioni. Per quel che riguarda il voto europeo, secondo gli analisti elettorali del Partito democratico - come riporta il Giornale - sarà molto importante il fattore dell'astensionismo: "Meno gente va a votare, più forte andremo noi". In quel caso, infatti, andranno a votare "i grandi centri urbani, le Ztl, l’elettorato d’opinione anti-governativo".
Il successo alle europee, tra l'altro, potrebbe tornare utile alla segretaria Elly Schlein, che potrebbe rivendicare il risultato ottenuto non solo con gli altri partiti ma anche con la fronda interna al suo. In tal senso si sarebbe espresso il dem Dario Franceschini: "Sia chiaro che Elly ce la teniamo, dopo le Europee: vedrete che andranno molto meglio di quanto si dica", avrebbe detto secondo il retroscena di Laura Cesaretti sul Giornale. Tra l'altro, pure pubblicamente, una settimana fa era stato chiaro: Schlein "è stata eletta segretaria fino al 2027, e così sarà".
Il vero banco di prova per la leader dem, dunque, non sembrano essere le europee ma la raffica di elezioni regionali e comunali del prossimo anno. In ballo numerose roccaforti dem, come Campania, Puglia, Toscana, Milano. Perderne una o più di una potrebbe riaprire il conflitto interno al partito. Grandi aspettative, poi, ci sono anche su Firenze, chiamata al voto il 9 giugno. In quest'ultimo caso si vorrebbe evitare anche il ballottaggio.