Candidata Pd

Lucia Annunziata, la domanda della Stampa: "Non sfrutta l'assist per attaccare Meloni?"

Da viale Mazzini a Strasburgo, con l'intenzione di andarci e restarci. Lucia Annunziata, candidata con il Pd alle prossime elezioni europee, non nasconde le sue ambizioni nell'intervista a La Stampa.

Elly Schlein, spiega la giornalista ex conduttrice di In mezz'ora su Rai 3, "mi ha fatto una proposta credibile, assicurandomi la possibilità di muovermi in autonomia, libera di portare avanti le mie idee. Per me è importante essere indipendente, non iscritta al Pd, pur con il massimo rispetto per il partito e chi ne fa parte. In generale, credo che aver fatto liste aperte all'esterno sia un punto di forza, che la gente valuta positivamente. In altri partiti c'è un orizzonte più ristretto, mi pare".

 

 

 

Il riferimento è a Fratelli d'Italia, con il giornalista della Stampa che la provoca: "Non sfrutta l'assist per attaccare Meloni?". "Non ho mica bisogno di ribadire che sono in totale disaccordo con la presidente del Consiglio - replica la Annunziata -. Me ne sono andata dalla Rai proprio per questo. Ma non voglio perdere tempo a fare polemiche, meglio pensare a quello che andremo a fare in Europa".

 

 

 

Le idee della Annunziata potrebbero entrare in contrasto con altri candidati illustri come Marco Tarquinio e Cecilia Strada, o altri "interni" come Zingaretti, Bonaccini, Decaro, Gori, Nardella. "Se ci sarà da discutere, discuteremo. Secondo me, in un partito avere tutti la stessa opinione è pericolosissimo, mentre il confronto, anche duro, aiuta a tenere vivo l'impegno. Poi, certo, si deve arrivare a una decisione condivisa, ma non per forza all'unanimità. È vero che abbiamo una squadra ricca di personalità, ma meglio divisi che assonnati".

 

 

 

"Se sarò eletta, mi trasferirò a Bruxelles con la famiglia, perché credo sia necessario stare lì: tutti quelli che hanno fatto questa scelta, da Sassoli a Gentiloni, poi hanno fatto la differenza. Ho davvero voglia di giocare questa partita così importante, in una legislatura europea che sarà decisiva", sottolinea ancora la volitiva Lucia, capolista al Sud.

A proposito di contrasti, sulle armi all'Ucraina la discussione potrebbe esserci. "Credo, invece, che saremo tutti d'accordo sul fatto che per l'Europa sia arrivato il momento di spingere per una vera iniziativa di pace. Fin qui, da Bruxelles è arrivato il messaggio 'armatevi e partite' - conclude - adesso si deve intervenire con decisione. Anche in Medio Oriente, dove il quadro mi pare si sia indebolito e ci sono le condizioni per un'azione diplomatica".