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Decreto salva-casa, il Cdm approva. Salvini. "Promesso, fatto": cosa cambia
Il Consiglio dei ministri, che si è riunito questa mattina a Palazzo Chigi, ha approvato il cosiddetto piano "salva-casa" con "misure urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica" proposto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
Sul tavolo del governo anche il decreto unico su sport e scuola ("disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità e per il regolare avvio dell'anno scolastico"), l'esame del disegno di legge in materia di "sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali" e una relazione del viceministro all'Economia Maurizio Leo sulla questione redditometro, tema che ha agitato negli ultimi giorni la maggioranza.
Immediata la soddisfazione di Salvini, leader della Lega, sul piano salva-casa: "Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto. Approvato in in Consiglio dei ministri il decreto salva-casa".
"Tra le misure - riepiloga il vicepremier leghista -, l’inserimento nel criterio di edilizia libera per Vetrate Panoramiche Amovibili, tende e altre opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici, l’ampliamento delle tolleranze costruttive ed esecutive, la semplificazione dell’accertamento di conformità eliminando la doppia conformità (che d’ora in poi verrà richiesta solo nei casi più gravi) e la fine del paradosso del silenzio rigetto, con l’introduzione del silenzio assenso: vale a dire che se l’Amministrazione non risponde, entro i termini prestabiliti, l'istanza si considera accettata. Viene semplificato inoltre li cambio di destinazione d'uso di singole unità immobiliari, nel rispetto delle normative di settore e di eventuali specifiche condizioni comunali".
"Un decreto di buonsenso - conclude la nota di Salvini - che regolarizza piccole difformità, liberando finalmente gli uffici comunali da milioni di pratiche edilizie e restituendo il pieno utilizzo degli immobili ai legittimi proprietari".