Polemiche

Pd, Schlein dà una spintarella solo a Ruotolo e Annunziata

Ignazio Stagno

 Il Pd a queste Europee si gioca il tutto per tutto. La soglia psicologica del 20 per cento per blindare la poltrona di Elly Schlein è in balìa dei sondaggi: ora sopra, ora sotto. Ma bisogna ricordare che i dem alle ultime politiche hanno raccolto il 19%, un punto in più non sarebbe certo un trionfo. Ma per salvare il salvabile nelle calde giornate di Napoli si mette mano al telefono e magari tra una sigaretta e l’altra si prova la carta “call center”: chiamare gli elettori dem “schedati” per convincerli ad andare a votare nel weekend dell’8 e del 9 giugno. Vietati i tuffi in Costiera o un gelato a Maiori, c’è da salvare il partito della segretaria e ovviamente c’è da fermare la «deriva autoritaria» (questo il mantra piddino) delle destre di governo.

LINEA CALDA
E così anche nel comitato per Sandro Ruotolo ci si dà un gran da fare. Chiamate e consigli per il voto e già che ci siamo (come ci ha segnalato un elettore dem contattato dalla linea calda del Pd) si chiede una preferenza anche per Lucia Annunziata. Ma questo flusso ininterrotto di telefonate poggia le basi, come ci hanno raccontato, su una banca dati di contatti maturata con le primarie di Elly Schlein, un mega-file Excel dove sono annotati nomi, cognomi e numeri di telefono di chi ha sostenuto la segretaria nella corsa al Nazareno. Per carità, la chiamatina per ricordare di andare alle urne e votare “Ruotolo e Annunziata” ci può stare se fatta agli elettori più fedeli del Pd. Ma come la prenderanno gli altri che sono in lista Pd dato che a quanto pare questa caterva di dati viene usata solo per alcuni nomi pesanti come la ex conduttrice di “In Mezz’Ora” e l’ex sodale di Santoro ad “Anno Zero”? La formazione delle liste è stata piuttosto travagliata. E non si possono scordare le parole di Pina Picierno, europarlamentare uscente che quando ha sentito parlare di “panino” per le liste ha sbottato con un sonoro: «Non posso accettare che siano marginalizzate le dirigenti del Pd e, più in generale, gli europarlamentari dem uscenti. Il “panino” si mangia al bar». Ma a quanto pare le telefonate non bastano e così per raccogliere preferenze nel grande cesto delle Europee la Annunziata ha deciso di scendere in campo nell’arena di Di Martedì di Giovanni Floris.

 



Per tagliare qualche chiamata e convincere subito i telespettatori dem, la Annunziata ha consultato il manuale del perfetto candidato Pd che prevede al punto numero uno: vittimismo e attacco a Meloni. E giù applausi dopo la solita solfa dell’addio al servizio pubblico perché “sgradita” al presidente del Consiglio. Anche Ruotolo è instancabile: ripassale regole del perfetto anti-Meloni, addirittura punta in alto, ci mette dentro pure Orban nel ritornello contro il premier: «Per me l’Europa è il Manifesto di Ventotene. Per spiegare la differenza tra l’Europa della Meloni, di Orban e la nostra idea di Europa, io parlo della pandemia, perché con la pandemia l’Ue, intelligentemente, ha aiutato i Paesi in crisi, tra cui l’Italia. Lo ha fatto con il Pnrr. Ha capito che, per uscire dalla crisi, non bisognava rafforzare le regioni ricche, ma ridurre le diseguaglianze». Insomma retorica allo stato puro. Poi una spruzzata di campanilismo: «Noi abbiamo un governo, il governo di destra e l’autonomia differenziata che va contro questa idea di Europa: è questa idea dei venti staterelli, delle venti politiche energetiche, delle venti sanità, delle venti scuole. No. Noi usciamo dalla crisi se abbiamo un Mezzogiorno competitivo. E io mi sento profondamente meridionale, partenopeo napoletano. Sento questo legame», afferma in un'intervento sul sito del Pd. Un passaggio che l’operatore del call center del comitato di Ruotolo dovrebbe appuntarsi da qualche parte per poi ripeterlo a memoria al telefono.


REGNA L’INCERTEZZA
Ma se ci è concesso dare un consiglio a Ruotolo, occorre dare una spolverata al calendario degli eventi in programma ad esempio in Campania perché dal comitato, come conferma una fonte a Libero, c’è anche incertezza sui prossimi impegni del candidato con risposte lacunose («evento ancora da confermare», «non sappiamo dove si terrà», «se vuole la richiamo e più in là le faccio sapere»). Le elezioni sono dietro l’angolo, mancano solo tre settimane. Ma a quanto pare Annunziata e “baffone” non hanno di che temere: la banca dati delle primarie del Pd porterà i suoi frutti. Ma l’avranno a disposizione tutti i comitati elettorali? Una buona domanda sui cui potrebbe scoppiare l’ennesima zuffa dalle parti del Nazareno.