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Giancarlo Galan contro la magistratura: "Come vogliono fermare Giorgia Meloni"

L'ex governatore del Veneto, Giancarlo Galan, spiega la sua posizione su un assalto giudiziario che da qualche tempo chiama in campo alcuni esponenti del centrodestra alimentando uno scontro duro tra lo stesso esecutivo, la maggioranza e la magistratura. Il primo commento è su una possibile manovra a tenaglia dei giudici con il caso Toti in Liguria: "Ho più di qualche sospetto, come lo ho avuto rispetto a tanti altri arresti, avvenuti poco prima delle elezioni. Questi sono i casi che testimoniano l’urgenza di riformare", afferma Galan in un'intervista al Tempo.

E qui Galan parla anche della sua vicenda personale: "Non ci sono dubbi. Siamo di fronte a una magistratura spaccata e parte di questa si accanisce contro una sola parte politica. Le ultime vicende lo confermano, anche se è sempre stato così. Avendo vissuto la malagiustizia sulla mia persona, so bene come operano certi magistrati". Poi sul piano annunciato da parte del Anm di "mobilitazione" contro le riforme dell'esecutivo, Galan non ha dubbi: "È sempre stata la vera casta, che forse finalmente si vede minacciata in un potere, che allo stato sovrasta quello della politica".

 

 

 

Infine avverte Giorgia Meloni sul più grande ostacolo da qui al voto per le Europee: "A mio parere alcuni magistrati, non certamente tutti. Non confondiamo la posizione dell’organizzazione sindacale dei giudici e le sue correnti con i singoli. Ho grandissima stima per alcuni togati. La magistratura è fatta di uomini e donne, con i loro pregi, difetti, grandezze e miserie. Queste ultime, negli ultimi anni, però, finiscono col prendere il sopravvento. Nell’Italia di oggi, c’è un grandissimo spazio per i forcaioli. La tentazione giustizialista è più diffusa che mai. Ritengo sia addirittura maggioritaria, essendo ben distribuita fra tutti gli schieramenti politici".