Cosa hanno detto
Roccella, il monologo della contestatrice coatta: "Modello cispatriarcale", sconcerto in aula
Durante gli Stati generali della natalità alla ministra della Famiglia Eugenia Roccella è stato impedito di parlare. A interrompere il convegno è stato un gruppo di studenti che tramite cori e striscioni ha interrotto la manifestazione. Una di loro, invitata sul palco a confrontarsi direttamente con l'esponente del governo, ha invece recitato un monologo in solitaria: "In una società che vede nel corpo femminile una macchina da lavorare secondo rigidi standard ma soprattutto su cui speculare, la maternità diviene l'unico obiettivo di vita da auspicare. La reale motivazione, celata dietro la sacra triade di Dio, patria e famiglia consiste nella produzione di un nuovo capitale umano per l'alimentazione del sistema capitalistico. È completamente assente un supporto effettivo da parte dell'attuale governo per fornire i mezzi necessari alla costruzione di un gruppo famiglia".
Affermazioni che però hanno fatto sbottare chi stava conducendo l'evento: "È un monologo. State dicendo una falsità. Questo è un evento organizzato da una fondazione". Ma la contestatrice non ne voleva sapere di far parlare qualcuno che non fosse lei e ha continuato a leggere il suo intervento: "Ma non solo: è proprio questo il contesto in cui viene messo in discussione la possibilità di scelta in merito a tale costruzione. Il diritto all'aborto è oggi in Italia sempre più a rischio, minato da continue proposte legislative restrittive, quali l'estensione dei tempi di attesa obbligatori, o l'introduzione di clausole di coscienza degli operatori sanitari, la limitazione di pubblicità, la diffusione di materiali informativi".
Poi l'attacco all'iniziativa di inserire volontari pro vita nei consultori: "Intanto sono minacciati anche consultori e luoghi di prevenzione, attraverso continue chiusure e l'inserimento di personale proveniente da realtà antiabortiste che non riflettono in alcun modo le nostre esigenze. Inoltre, l'unico modello di famiglia considerato accettabile è esclusivamente quello della famiglia tradizionale eteronormata e cispatriarcale. A noi non ci sta bene".