Nel mirino

Giorgia Meloni, hacker russi all'attacco: cosa appare sul suo sito

C'è la firma degli hacker filorussi di NoName057 sugli attacchi subiti questa mattina dai siti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del ministero dello Sviluppo Economico, della Guardia di finanza e del sito web della premier Giorgia Meloni. Sono stati gli stessi attivisti a rivendicare l'azione su Telegram. "Continua il nostro tour attraverso l'Italia", ha scritto il collettivo allertando l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn).

E infatti, appena avvistati i target degli hacker, l'Acn ha avvisato immediatamente la presidente del Consiglio Meloni e il sottosegretario, Alfredo Mantovano indicando ai tecnici di Palazzo Chigi le misure di mitigazione per far fronte agli eventuali attacchi. Un intervento provvidenziale. Non risulterebbero infatti disservizi ai siti bersagliati dagli hacker, ma del resto, come sempre in questi casi, i gruppi filorussi puntano più alla propaganda contro i paesi che aiutano l'Ucraina che al reale danno materiale dei siti.

 

E pura propaganda è quella che gli attivisti filorussi hanno scritto su Telegram.  "L'Italia sta preparando un nuovo pacchetto di aiuti militari per il regime criminale di Kiev. Sarà presentato al vertice del G7 di giugno e il suo elemento chiave è il sistema di difesa aerea Samp-T, sviluppato congiuntamente con la Francia. Ricordiamo alle autorità italiane le conseguenze dell'aiuto al regime criminale di Zelenskyj", hanno pubblicato i Noname057 citando tra le vittime italiane degli attacchi delle ultime ore anche l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, l'autorità portuale di Taranto e l'Aeroporto di Bologna.

 

Come nelle precedenti occasioni, si tratta di attacchi di tipo Ddos (Distributed denial of service, si blocca un sito inondandolo di richieste di accesso). Questo tipo di azioni solitamente non generano danni particolari ai target colpiti come invece avviene per i ransomware, che puntano all'esfiltrazione dei dati con richiesta di riscatto per evitarne la pubblicazione. I Noname fanno parte della cosiddetta galassia 'hacktivista', gruppi che agiscono essenzialmente per ragioni di propaganda politica. Non è solo l'Italia nel mirino della crew vicina a Mosca: sono infatti attaccati a turno obiettivi di tutti i Paesi che sostengono l'Ucraina.