Nemico giurato

Giovanni Toti, sciacallata a tempo record di Ferruccio Sansa: "Ve lo dicevo, dimissioni subito"

Nel centrodestra invocano calma e garantismo? E a sinistra, a tempo di record, c'è già chi festeggia per l'indagine per corruzione che ha portato agli arresti domiciliari per il governatore della Liguria Giovanni Toti e il suo capo di gabinetto. Una maxi-inchiesta che coinvolge anche alcuni degli imprenditori e manager più importanti della Regione. 

"Io ve lo avevo detto. In perfetta solitudine. Da anni. Non si è mai contenti quando una persona viene arrestata, ma è successo proprio quello che dicevo dal 2020: è scoppiata la bomba dei finanziamenti a Toti". A invocare le "dimissioni immediate" del presidente di regione ed esponente di Noi Moderati è Ferruccio Sansa, consigliere regionale ligure ed ex candidato governatore dei progressisti sconfitto quattro anni fa da Toti nonostante il sostegno di Pd e Movimento 5 Stelle.

 

 

 

"È scoppiato un sistema di potere. Oggi riguardavo i miei interventi in Consiglio del 2021. I post. Decine di post. C'era un totale corto circuito tra denaro e potere. Al di là dei risvolti penali. C'era già una colossale questione di opportunità. Un enorme conflitto di interessi. Sponsorizzazioni, concessioni, autorizzazioni pubbliche, rapporti con la stampa. C'era il ruolo del presidente del Porto, Paolo Emilio Signorini. C'era quel vecchio volpone di Aldo Spinelli che da sempre flirta con il potere di sinistra e di destra. C'erano sponsor ingombranti come Esselunga. Era sotto gli occhi di tutti, ma nessuno parlava. Io lo dicevo. In solitudine", scrive sui social l'ex giornalista del Fatto quotidiano

 

 

 

"Sono l'unico 'belina' che lo diceva da anni - rivendica ancora Sansa -. E' un cortocircuito che riguarda anche la Sanità privata e tanti altri ambiti. E' ovvio che Toti deve dimettersi, anche per difendersi. Assolutamente".