Crisi a sinistra
Sondaggio Emg, Masia: "A 5 settimane dal voto il trend è consolidato". Dominio-FdI: tutte le cifre
Sembra ormai tutto deciso: ci si avvia verso un trionfo per Giorgia Meloni. Almeno, questo è quanto dicono i sondaggi. Anche nell'ultima rilevazione effettuata dallo Human index, il super indicatore che fa convergere i dati delle ricerche demoscopiche di EMG e quelli del web e social listening di Vis Factor, Fratelli d'Italia pare indirizzata a incrementare i voti delle politiche del 2022. All'epoca, il partito del premier incassò il 26%, mentre ora è sondato al 27.2%.
In seconda posizione, a distanza di sicurezza, si conferma il Pd con il 21.3%. Un dato molto più alto rispetto ad altri sondaggi e che permette ai dem di posizionarsi sopra alla soglia del 20 con relativa tranquillità. Il M5S non riesce nel recupero all'interno del campo largo: i grillini sono al 15.8%.
Nel centrodestra, pareggio per la seconda posizione: sia Lega che Forza Italia sono dati all'8.5%, con ottime possibilità di crescere rispetto al voto delle politiche. Fra i partiti minori, gli Stati Uniti d'Europa si piazzano sopra tutti con il 5%. Gli altri invece non riescono a superare la soglia del 4 che permetterebbe di eleggere europarlamentari: Alleanza Verdi Sinistra è al 3,7% e Azione al 3,5%.
Fra i leader di partito, la differenza fra la fiducia in Giorgia Meloni e gli altri è abissale. Il Presidente del Consiglio guida con il 40,2%, seguita da Antonio Tajani al 33,4% e da Giuseppe Conte al 32,1%. Più indietro al 26,9% Matteo Salvini e, staccata di oltre 16 punti da Meloni, al 23,8% Elly Schlein.
Un trend che Fabrizio Masia, ad di Emg, vede praticamente impossibile da invertire: "A 5 settimane dal voto i dati iniziano a consolidarsi. Fratelli d’Italia resta saldamente il primo partito mentre il Pd riesce ad attestarsi sopra la soglia del 20%, a distanza di sicurezza dal Movimento 5 Stelle. C’è in atto una bella sfida tra Forza Italia e Lega, entrambe potrebbero superare il risultato del 2022. Man mano che si andrà avanti emergerà una polarizzazione che chiarirà chi supererà la soglia del 4%, come nel caso degli Stati Uniti d’Europa che fino ad ora si mantengono saldamente al di sopra del quorum".