Al voto al voto
Giuseppe Conte, l'appello agli studenti fuorisede per le Europee: "Il tempo è quasi scaduto"
Iniziata formalmente la campagna elettorale per le elezioni europee, vale tutto. Giuseppe Conte si appella agli studenti universitari fuorisede invitandoli a organizzarsi per tempo, tornare a casa l'8 e 9 giugno e votare per il Movimento 5 Stelle. Ancora meglio, si fa per dire, la candidata degli Stati Uniti d'Europa, che agli stessi studenti universitari di Bologna (stavolta, locali e fuorisede non fa differenza) regala addirittura della cannabis.
"Occhio ragazzi che il tempo è quasi scaduto - avverte Conte, capo politico dei 5 Stelle (e due volte premier) in un video pubblicato sui social -. Se siete studenti fuorisede potete votare senza tornare nel vostro comune di residenza". "Questa è una battaglia - aggiunge - che il Movimento 5 Stelle ha portato avanti con forza e che continueremo a fare anche per altri cittadini, lavoratori, che sono fuori dal comune di residenza e vogliono votare". "Ragazze, ragazzi, - prosegue - entro il 5 maggio dovete fare richiesta per votare. Trovate tutte le informazioni anche sul sito del Movimento 5 Stelle. Non dobbiamo lasciare che siano altri a decidere per noi". "Quindi - conclude - venite a votare per pace, ambiente e giustizia ambientale, sociale, per la legalità e per la trasparenza, per la lotta alla corruzione. Votate M5s".
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Parte dall'Emilia Romagna invece la campagna elettorale di Antonella Soldo, candidata della lista Stati Uniti d'Europa (SUE) nel collegio del Nord-est. Questo pomeriggio, in Piazza Verdi a Bologna - una piazza conosciuta dalle cronache come piazza di spaccio - Soldo, per il suo primo incontro pubblico, ha distribuito 60 bustine di cannabis: un modo per parlare di legalità, lotta alle mafie, di salute, di economia, di giustizia. "Mi candido alle elezioni europee con l'impegno di portare il tema della cannabis, così come tutti i temi riguardanti i diritti civili, a un livello più alto del dibattito a cui le destre ci costringono nel nostro Paese. Mentre qui si continuano a mandare i cani nelle scuole e a intasare le carceri - soprattutto quelle minorili - di piccoli spacciatori, a punire chi consuma e persino chi si cura con la cannabis, in Europa le cose stanno cambiando. Noi dobbiamo scegliere se guardare alla Germania che legalizza la coltivazione e l'uso personale spiegando che così si combattono anche le mafie, oppure se il nostro modello è l'Ungheria di Orban che vieta pure la cannabis medica".
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Esperta di advocacy e di politiche pubbliche sugli stupefacenti, dal 2019 la Soldo coordina l'associazione Meglio Legale, realtà impegnata per la regolamentazione della cannabis: "Per troppo tempo la propaganda e l'ignoranza hanno prevalso nella narrazione sulla cannabis e sulle politiche sulle droghe: noi vogliamo invece dimostrare che i cittadini hanno le idee ben chiare su quale sia la cosa migliore da fare. E dopo referendum, proposte popolari, disobbedienze civili e mille iniziative oggi rilanciamo puntando a Strasburgo: l'8 e 9 giugno si può dire con il voto che è meglio legale".