Caso-Puglia
Michele Emiliano, l'Antimafia: "Non può esimersi dal presentarsi", "Tutto falso"
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, non si presenterà oggi, alle 14, in Commissione parlamentare antimafia.
Il governatore, convocato per le vicende legate alle inchieste - con rischi di infiltrazioni mafiose - che hanno visto coinvolte la regione Puglia e la città di Bari, avrebbe inviato una lettera a Roma, nei giorni scorsi, in cui spiegherebbe che sarebbe "inopportuno venire", per cause legate alla situazione politica attuale. Pende infatti sul governatore una mozione di sfiducia presentata dai rappresentanti del centrodestra regionale.
Fonti romane chiarirebbero che il presidente della Puglia "Emiliano non sia stato convocato in Commissione per questioni politiche, ma per questioni di polizia giudiziaria". Anche se non ancora calendarizzata, in Commissione antimafia è stato convocata anche la audizione del procuratore Roberto Rossi.
Una decisione quella del governatore che non è piaciuta ad alcuni componenti della Commissione parlamentare antimafia. "Il presidente della Puglia Michele Emiliano non può esimersi dal venire in audizione in commissione Antimafia. A breve infatti sarà stabilita una data per la sua convocazione", hanno replicato duramente all'agenzia di stampa Ansa.
"Quello di Emiliano è un evidente gesto di debolezza. Se lui adombra eventuali gesti di strumentalizzazione politica si sbaglia", ha tuonato la senatrice di Italia Viva e componente della Commissione, Raffaella Paita. "Noi conosciamo bene i limiti e i poteri dell'Antimafia e confermo da parte mia la richiesta di audizione del presidente della Puglia, affinché venga fatta chiarezza su alcune vicende".
Il diretto interessato però ha cercato di fare chiarezza: "Leggo alcuni lanci di agenzie stampa nei quali si riferisce di una mia presunta indisponibilità all’audizione presso la Commissiona Parlamentare antimafia. La circostanza è falsa e rappresentata malevolmente. A tal fine avevo inviato, fortunatamente, una lettera alla Presidente della Commissione Antimafia alla quale chiedevo di tenere distinta la mia audizione in Antimafia con il dibattito in Consiglio Regionale sulla sfiducia per evitare la strumentalizzazione dell’atto istruttorio parlamentare con l’attività del consiglio regionale, per evitare manovre mediatiche che vedo puntualmente si stanno verificando". La Commissione Antimafia "è un soggetto terzo, che ha gli stessi poteri e una funzione di indagine paragonabile a quella della Magistratura. Non solo deve essere terza, ma deve apparire tale", ha concluso Emiliano.