Solita sinistra

Giorgia Meloni, la premier annuncia la candidatura e partono i veleni

Fausto Carioti

Salvo ripensamenti in cui nessuno crede, oggi, a mezzogiorno, Giorgia Meloni annuncerà dal palco di Pescara la sua candidatura alle Europee. Una sfida che ha già aumentato il livello di aggressività dei suoi avversari. In palio c’è infatti l’ultima istituzione in cui il Pd ha una posizione di vantaggio su Fratelli d’Italia: se dopo il 9 giugno il partito della premier entrerà nella maggioranza che detta la linea nel parlamento Ue, questo privilegio dei progressisti diventerà un ricordo. Da qui, un conflitto politico e mediatico su due fronti. Il primo è l’esito delle elezioni. Meloni punta a confermare il risultato del 2022, e per un leader che ha guidato il governo in un anno e mezzo di vacche magrissime ripetere quel 26% sarebbe una sorta di miracolo. Oggi la media dei sondaggi dà Fdi al 27,6%, in leggera salita, risultato che dovrebbe garantire 25 seggi, contro i 17 del Pd di Elly Schlein. Ridimensionare Meloni ai seggi, insomma, appare un obiettivo fuori portata per la sinistra italiana.

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