Il premier

Giorgia Meloni candidata alle Europee: "Non ci possono impedire di fare politica"

"Ci abbiamo messo sei anni ad arrivare al 6% e ce ne abbiamo messi tre per portare quel 6 al 26,5%. Ci siamo concentrati ogni centimetro con fatica, senza regali, è stata ostinazione. Quello che ci siamo guadagnati non è dato acquisito per sempre". Giorgia Meloni dà voce all'orgoglio di Fratelli d'Italia  la conferenza programmatica Fdi in corso a Pescara. Il premier prima dopo l'annuncio della sua candidatura alle Europee anticipato da Ignazio La Russa sottolinea i risultati raggiunti dal suo governo: "Le cose vanno meglio di prima, siamo piu stabili, più credibili di prima.

È tornata l’Italia consapevole della sua forza, questa Italia che cambia oggi può cambiare anche l’Europa e abbiamo già cominciato a farlo". A questo punto una stoccata alla sinistra: "Mentre preparavamo questa kermesse ho visto che il partito comunista, perché ancora esiste un partito comunista, tanto per capire dove sono i nostalgici dei totalitarismi, ha protestato e fatto esposti sulle autorizzazioni, ma eravamo in regola, perché noi facciamo le manifestazioni autorizzate e non andiamo a disturbare quelle degli altri. Ma non è possibile impedirci di parlare di politica: noi abbiamo portato avanti le nostre idee quando non avevamo un palco ma solo le nostre voci. Ma non ci sono mai mancate le idee, né il coraggio per portarle avanti e la determinazione per realizzarle".

Poi Giorgia Meloni guarda all’album di famiglia per tratteggiare, dal palco della Conferenza programmatica FdI, il cammino verso le prossime Europee: "Alle Europee del 2019 noi abbiamo messo insieme il 6,5% dei consensi, ed era prima la prima volta che ottenevamo un risultato che ci metteva, come dire, al riparo da qualsiasi soglia di sbarramento e che quindi ci metteva al riparo dal rischio che il voto espresso a Fratelli d’Italia fosse un voto che andava disperso e che ci toglieva molto consenso potenziale. Uno spartiacque per il nostro movimento. Noi sapevamo che da quel momento potevamo diventare reali protagonisti del panorama politico italiano perché quel risultato poteva essere per noi la fine di una lunga traversata nel deserto e andò esattamente così". Infine una stoccata anche a chi vuol mettere i bastoni tra le ruote ai conservatori: "Non è possibile impedirci di raccontare le nostre idee, di fare politica".