25 aprile, Pina Picierno: "Cos'è il fascismo oggi". La replica di Fdi
Il 25 aprile e l'eterna battaglia dialettica tra destra e sinistra. Basta fare una rapida rassegna stampa di giornata per capire come la Liberazione, soprattutto sul fronte delle opposizioni, sia l'alibi perfetto per condurre una battaglia politica contro il governo.
"Il fascismo oggi non è solamente la nostalgia per Benito Mussolini e il Ventennio, esiste un nuovo fascismo che fa della discriminazione etnica, sessuale e religiosa il suo nuovo credo, che vede nelle oligarchie, nel disprezzo dello Stato di diritto la frontiera per una stretta autoritaria. Essere antifascisti oggi significa essere dalla parte della libertà, dei diritti e dell'Europa. Buon 25 aprile a tutte e tutti noi che siamo liberi, forti e antifascisti", scrive sui social Pina Picierno, europarlamentare del Pd e vicepresidente del Parlamento europeo.
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"Non basta dichiararsi antifascisti, bisogna esserlo. Perché dichiararsi è facile, ma se vuoi essere antifascista, ad esempio non devi frequentare in Europa persone e sistemi che invece al fascismo sono vicini", aggiunge il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a margine della deposizione delle corone di alloro al Sacrario dei Caduti di Milano in occasione delle celebrazioni del 25 aprile. "Secondo me - dice Sala - ormai è diventato troppo una semplificazione dichiararsi antifascisti, ma visto il momento delicato che stiamo vivendo bisognerebbe fare di più".
"Ricordiamo sempre con gratitudine chi ha dato la vita per la nostra libertà. Per non dimenticare mai che il fascismo è stato guerra e morte. Buona festa della Liberazione a tutte e tutti", aggiunge il deputato Pd Nicola Zingaretti, ex segretario e già governatore del Lazio.
La migliore risposta ai veleni arriva forse da Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera: "Al di là delle polemiche, costruite ad arte per dividere, il 25 aprile è la festa di tutti coloro che riconoscono la libertà come un valore: è l'affermazione dei valori democratici, conculcati dal fascismo, di cui è impregnata la nostra Costituzione. Se appare ancor oggi difficile, a 79 anni di distanza, riuscire a costruire una memoria condivisa, resta indubbio il fatto che l'amore per la libertà e la democrazia resta l'unico vero antidoto contro tutti i totalitarismi".
"Ho sempre festeggiato l’anniversario della Liberazione fin da ragazzo, quando frequentavo i gruppi giovanili della Democrazia Cristiana, e lo farò anche quest’anno perché credo nei valori della democrazia e della libertà che questa ricorrenza ha saldamente radicato in tutto il popolo italiano - sono le parole di Luciano Ciocchetti, anche lui deputato di FdI -. Ed è proprio in nome di quella libertà conquistata a duro prezzo che Giorgia Meloni, che ha sempre dichiarato di non aver mai provato simpatie per i regimi, fascismo compreso, è diventata legittimamente e democraticamente Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana. Il 25 aprile di quest'anno deve quindi segnare, ancora una volta, l'impegno e quell'unità di intenti che unì, decenni orsono, donne e uomini di storie ed esperienze diverse per il bene del paese. Ed è questo che noi vogliamo, il 25 aprile festa di tutti gli italiani".