Allora vale tutto

Europee, ecco le liste Pd: l'armata Brancaleone della Schlein

Alessandro Gonzato

 La punta non può che essere Carolina Morace, storico bomber del calcio femminile: alle elezioni europee indosserà la maglia del Movimento 5 Stelle. E che c’azzecca la Morace con l’Europarlamento?

Di sicuro più della simultanea presenza nelle liste del Pd di Marco Tarquinio, l’ex direttore di Avvenire e acerrimo nemico del “ddl Zan”, e del propugnatore della famigerata legge mai nata, Alessandro Zan, che come mezzo Pd la pensa all’opposto di Tarquinio su tutto. E però la formazione giallorossa in campo i prossimi 8 e 9 giugno è piena di altri talenti: manca il mitico Aristoteles della Longobarda di Oronzo Canà, certo, ma per il resto ci sono tutti. Il fantasista è il capodelegazione uscente del Pd, Brando Benifei. Uscente e vedremo se rientrante. La sua miglior prestazione, il Brando, l’ha sciorinata quando per commentare l’arresto della collega socialista Eva Kaili, considerata una dei vertici del “Qatargate” – mazzette in cambio di favori agli emiri – se n’era uscito così in diretta su La7: «Ci sono rumors abbastanza convincenti che lei stesse passando al centrodestra». Grasse risate in studio, e il deputato di Forza Italia Alessandro Cattaneo che lo sbertuccia senza pietà: «Ma veramente? Anche Panzeri magari adesso direte che passa al centrodestra. Benifei guardati allo specchio!».

 

 

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L’IMPRESA

Nella Circoscrizione Sud svettala candidatura di Jasmine Cristallo, la 38 enne pasionaria dem calabrese che a curriculum può vantare “la rivolta dei balconi” contro l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini. Assieme a un gruppo di ragazzi la Cristallo aveva lanciato la moda di appendere ai poggioli striscioni contro il capo della Lega, spesso insultanti e a volte ironici. «Di fronte alla richiesta della segretaria del Pd», ha annunciato su Instagram la pasionaria, «ho accettato che la mia militanza assumesse una forma nuova. In questa sfida epocale che cammina sul crinale della storia, il risultato è nelle nostre mani. E allora alla lotta e al lavoro», quindi vai di bombolette spray e vecchie lenzuola.

La capolista nel meridione sarà Lucia Annunziata, la tele-tribuna che aveva giurato che non si sarebbe mai candidata col Pd ma poi è stata folgorata sulla via di Elly. Altro giornalista in lista, ma in quelle grilline, è Gaetano Pedullà, il direttore de La Notizia. Altri aspiranti euro-pentastellati usciranno dalle “cliccarie”, che hanno preso il posto delle “parlamentarie”, e in passato ci sono state anche le “quirinarie”. Che spasso! Torniamo ai calibri del Pd.

 

 

Capolista a Nord-Ovest sarà Cecilia Strada, figlia di Gino: Cecilia è l’ex presidente della Ong “Emergency” e un giorno sì e l’altro pure accusa «le destre» di disumanità. Nella stessa circoscrizione ci sarà Eleonora Evi, la quale ha lasciato i “Verdi” di Angelo Bonelli perché secondo lei l’arruffatissimo leader gestiva il partito in modo «patriarcale» e nella fazione ambientalista c’era «una deriva autoritaria e autarchica». E ancora, alla poltrona di Bruxelles vuole incatenare i suoi baffoni Sandro Ruotolo, capo della comunicazione Dem e braccio sinistro della Schlein. Giornalista Rai per trent’anni ora Ruotolo è il baffo armato di Elly. Punta a un biglietto per il Belgio pure Pierfrancesco Maran, assessore del Comune di Milano passato alla storia per le palme e i banani in piazza Duomo oltre che per la lotta spietata alle auto.

 

I SUCCESSI

Altri nomi in corsa per il Pd: Francesco Forte, Luigi Tassone e Raffaello Topo detto Lello, napoletano, figlio di Francesco “Ciccio” Topo, autista che ha lavorato per Antonio Gava, uomo forte del doroteismo della Dc. Topo alle elezioni politiche del 2022 era stato candidato per la Camera nei collegi plurinominali “Campania 1” e “Campania 2”, ma non è stato eletto in nessuno dei due. Attenzione: nella lista dem del Nord-Ovest irrompe Monica Romano, la prima persona transgender eletta nel Consiglio comunale di Milano. Ha fatto approvare una mozione, proposta da lei, per l’istituzione del primo “Registro di genere” dedicato ai cittadini transgender. Insieme alle associazioni trans del territorio ha ideato e organizzato la “Trans Lives Matter”, una marcia per le vie della città. Elly l’ha voluta fortemente nella direzione nazionale del partito. Alla fine sarà della partita, al Sud, anche Pina Picierno, una dei vicepresidenti del parlamento europeo. Per intenderci quella che pochi giorni fa ha tuonato alla Schlein che «le liste del Pd non sono l’Isola dei Famosi». Ha ragione: mancano Adriano Pappalardo, Walter Nudo, Kabir Bedi nei panni di Sandokan, e la Perla di Labuan.