Fuori i documenti
Agenda, dal vice di George Soros soldi anche a Nicola Fratoianni
Una sottile linea rossa ricoperta di soldi. Denari, più di un milione – in alcuni casi sotto forma di “servizi” che dalla cassaforte dell’associazione vicina al magnate amico della sinistra George Soros sono finiti a diversi politici dem vicini a Elly Schlein, ma tra i beneficiati – e che beneficiati – c’è anche Nicola Fratoianni, il capo di Sinistra Italiana. Questo lo schema: la fondazione svedese “Demokrati Pluralism Stiftelsen”, guidata da Daniel Sachs, vice di Soros (a capo della “Open Society”), ha dato un milione 75mila euro all’associazione “Agenda”, che a sua volta ha sovvenzionato con 13mila euro “in servizi” Giuseppe Provenzano, deputato del Pd ed ex ministro del Sud, che fa parte della squadra della segretaria Schlein come responsabile Esteri.
Stando ai documenti visionati dall’Adnkronos, 24mila euro sono andati a Rachele Scarpa, la deputata 27enne alla quale la Schlein ha affidato le deleghe di due settori chiave, Giovani e Salute; e ancora, “Agenda” ha donato quasi 73mila euro alla segreteria dei Giovani dem, Caterina Cerroni (anche qui entra in campo il gergo tecnico “servizi”, come per la Scarpa); figurano donazioni pure a Sofia Di Patrizi, attivista femminista diventata nel 2023 portavoce metropolitana delle Donne democratiche di Genova. Scarpa, Cerroni e Di Patrizi sono socie co-fondatrici di “Agenda”. Figurano poi altri 77.418 euro a Ouidad Bakkali, altra parlamentare del Pd e vicesegretaria del partito in Emilia Romagna. Servizi, servizi, quanti servizi.
OBAMA A ROMA
L’elenco dei fortunati è ancora lungo, ma prima chiariamo: i finanziamenti, per quanto discutibili, sono leciti; mittenti e cifre sono riportati nell’elenco dei contributi per l’attività politica, non solo elettorale, obbligatorio per legge. Il periodo di riferimento va dal primo gennaio 2022 al 31 dicembre 2023. “Agenda” ha sede a Roma ed è stata fondata nel 2022 dall’ambientalista americana Jessica Shearer, ex guru elettorale di Barack Obama. Shearer è anche amministratrice delegata della “Social Changes”, che ha elargito a Fratoianni 110mila euro (in servizi). A Marco Grimaldi, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, il cartello elettorale di Fratoianni, sempre con la stessa dicitura ne sono andati quasi 25mila.
Proseguiamo con la lista dei politici finanziati da “Agenda”. La no-profit italiana ha finanziato la deputata Valentina Ghio (Pd), ex sindaco di Sestri Levante (circa 38mila “in servizi” nel 2022); la consigliera regionale del Lazio, Marta Bonafoni, luogotenente della Schlein a Roma e coordinatrice della segreteria nazionale dem (10mila euro, nel 2023); Katia Piccardo, sindaco di Rossiglione e vicesegretaria Pd Genova (22mila euro ricevuti nel 2022, “servizi”); il parlamentare Marco Sarracino, responsabile coesione, Sud e aree interne della segreteria nazionale del Pd, e sono altri 29mila euro abbondanti. L’Adnkronos, vanamente, ha provato a contattare alcuni esponenti dem che hanno ricevuto donazioni da “Agenda”. Sarracino invece, riporta l’agenzia di stampa, si sarebbe limitato a un «no comment». Soros, lo ricordiamo, già nel 2017 aveva annunciato che avrebbe investito 500 milioni di dollari per favorire «l’arrivo dei migranti» in Europa, investimenti volti a contrastare le politiche dei partiti di centrodestra.
Torniamo al presente. La Lega, sui social, ha dato una stoccata: «Un milione donato dalla fondazione vicina a Soros... Gli amici della sinistra». Maurizio Gasparri, capo dei senatori di Forza Italia, ha messo il carico: «Tutto avviene formalmente nel rispetto delle procedure, ma consente una lettura politica sui legami e i condizionamenti della sinistra italiana in riferimento a Soros e alle sue attività estese in tutto il mondo. Chissà», ha continuato Gasparri, «sei moralisti in servizio permanente effettivo della sinistra hanno qualcosa da dire. Penso a qualche zelante collega anche del Senato a cui poi avrò modo in aula di sottolineare queste vicende. Fratoianni spieghi, Soros è un personaggio che svolge un ruolo più che discutibile. E vorremmo capire a quali attività poi serve questo ingente finanziamento». Arriva il commento di Giovanni Donzelli, deputato di Fdi e responsabile dell’organizzazione del partito: «Ecco come Soros e intellighenzia sinistra provano a condizionare la politica italiana con finanziamenti».
LA REAZIONE
Poco dopo “Agenda” diffonde una nota in cui viene detto che l’associazione non riceve «alcun finanziamento da Soros. Sostieniamo giovani leader progressiste in Italia e in Europa», prosegue il testo, «perché crediamo che il cambiamento passi necessariamente dalla presenza in politica di femministe e persone che portino avanti le istanze delle comunità marginalizzate». Noi abbiamo riportato nel dettaglio da dove partono, dove passano e dove si fermano i soldi. Ritorniamo alla “Social Changes” invece, quella che ha finanziato Fratoianni. L’ha fatto anche – tra gli altri – col deputato dem Arturo Scotto, con il collega Nicola Stumpo, l’ex parlamentare Pd e costituzionalista Stefano Ceccanti. Più di 9mila euro sono finiti, “in servizi”, all’ex governatore della Toscana, Enrico Rossi. Anche lui di sinistra. E sempre dalla “Social Changes” sono stati inviati 150mila euro ad alcuni candidati del Pd alle elezioni europee del 2019, e altri 315mila per le elezioni comunali del 2020. Soldi, soldi, soldi, quanti soldi, lodati siano soldi, cantava Betty Curtis. Soldi e servizi, è chiaro.
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