Nodo da sciogliere
Sardegna, prima grana per Alessandra Todde: quel bivio sulle elezioni
"Definire subito coi componenti della Giunta un metodo di lavoro e le priorità". Dopo quasi due mesi di tira e molla, con la spasmodica conta dei voti, è cominciata ufficialmente l'era di Alessandra Todde in Sardegna. Martedì 9 aprile era stata individuata come la data buona per la convocazione del primo consiglio regionale e così è stato. Oggi si sono riuniti tutti i consiglieri eletti che hanno dato avvio alla XVII legislatura sarda.
Dopo le prime incombenze di rito, dal giuramento della Todde e degli assessori, all'elezione del presidente del Consiglio regionale - il dem Piero Comandini - la governatrice si è subito messa al lavoro, fissando i prossimi temi all'ordine del giorno. In primis, c'è da affrontare la questione relativa alle elezioni amministrative. Stando alle indicazioni fornite dalla presidente grillina, l'intenzione sarebbe quella di accorpare le consultazioni locali al voto per le elezioni del Parlamento Europeo del prossimo 8 e 9 giugno. "L’intenzione è accorpare europee e amministrative, non solo per far risparmiare le casse pubbliche ma anche perché la finestra temporale non avrebbe giustificato una scelta diversa. Le accorperemo in una giornata unica" ha detto la Todde a margine del consiglio.
La decisione finale verrà assunta già questa settimana: giovedì si riunirà per la prima volta la giunta regionale. Fra i comuni che cambieranno il primo cittadino ci sarà anche Cagliari: il sindaco uscente Paolo Truzzu, sconfitto dalla Todde alle regionali, non si ricandiderà alla guida del capoluogo sardo. Al contrario, ha nnunciato che guiderà la compagine di Fratelli d'Italia in consiglio regionale.