Doppio gioco

Schlein, allarme franchi tiratori: Pd, ecco chi tifa per Giuseppe Conte

"Al Nazareno ha più sostenitori lui di lei". Nel Pd tira un'aria pesantissima: fra le inchieste che hanno colpito il partito in Puglia e le lotte intestine per la stesura delle liste delle europee, Elly Schlein è con l'acqua alla gola. Ecco quindi che Giuseppe Conte mira a far cadere la testa della segretaria per prendersi il campo largo e diventare il leader della sinistra. Per farlo, prima di tutto, deve superare i dem alle prossime elezioni per l'Eurocamera. I sondaggi gli sorridono, tanto che fra i due partiti ci sarebbe meno di 2 punti percentuali. Un divario possibile da colmare e per cui impiegherà tutto l'arsenale grillino.

Una volta ottenuto il sorpasso e archiviate le elezioni, potrà riaprirsi il tavolo per la composizione del campo largo. A sostegno di Conte non ci sono però solo i sondaggi, ma qualcuno giura che una grande fetta del Pd faccia il tifo per lui. Come riporta Il Giornale, un dirigente che ha sostenuto la campagna di Bonaccini assicura: "Conte si comporta così perché sa che nel nostro partito ha più sostenitori lui rispetto a Elly Schlein". 

 

 

Fra i maggiori sponsor dell'avvocato di Volturara Appula c'è Goffredo Bettini, storico stratega e nome forte della segreteria dem. Proprio lui, nei giorni scorsi, ha lanciato un assist a Conte sulle comunali di Bari dove il grillino ha deciso di strappare: "Faccio un appello per ritirare i due candidati e trovare una soluzione che possa portare a un processo unitario". Altra colonna del contismo all'interno del Pd è Massimo D'Alema; fonti grilline e democratiche riferiscono che sia lui il vero consigliere dell'ex premier. Fedelissimo di Giuseppi è Roberto Speranza: il ministro della Salute ai tempi del Covid non ha mai rotto il cordone ombelicale che lo lega al capo del M5S e non è un caso che proprio lui sia stato vittima di pesanti attacchi dalla corrente schleiniana nei giorni del tam tam sulla scelta del candidato in Basilicata.

 

 

A tessere i rapporti tra il Nazareno e i pentastellati è Pierluigi Bersani. In lui Conte ha un canale di comunicazione preferenziale, tanto che qualcuno aveva fatto proprio il nome di Bersani come federatore del campo largo all'indomani della vittoria in Sardegna. A vantaggio dell'ex premier gioca anche il fatto di avere buoni rapporti con la corrente cattolica del partito. Non è un mistero che sia Dario Franceschini che Francesco Boccia non si siano mai dichiarati ostili al leader grillino.