Il leghista
Matteo Salvini a Bari: "Insulti ogni giorno, la loro parabola sta finendo"
Bari, epicentro della politica in questi ultimi giorni, tra gli scandali che travolgono il Pd e le imminenti comunali per scegliere il sindaco che prenderà il posto di Antonio Decaro. E così oggi, domenica 7 aprile, ecco che a Bari c'è anche Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, che fa il punto della situazione.
"Come Lega offriamo al centrodestra nomi di assoluto livello e poi c'è una squadra, lavoreremo di squadra. Stiamo lavorando come Lega e come centrodestra per dare la possibilità di cambiare dopo tanti anni di Michele Emiliano e di Antonio Decaro sia in Comune sia successivamente in Regione", premette Salvini a margine dell'evento 'Volare Italia' organizzato dalla Lega a Bari.
"Mi sembra - riprende - che la parabola del Pd di Emiliano e di Decaro stia politicamente finendo, se le stanno dando di santa ragione. Pd e Movimento 5 Stelle si insultano un giorno sì e un giorno no", mentre "il centrodestra a Bari e in Puglia, dopo anni di divisioni, rappresenta l'unità e la compattezza". E ancora: "La Lega ha uomini e donne in grado di proporsi alla guida della città? Sì, ne parleremo con gli alleati", ha chiosato il ministro delle Infrastrutture.
"Sono qua a Bari per parlare di lavoro, di bellezza, di turismo, di cultura, di Sud che cresce, di infrastrutture che stiamo portando dopo anni di lontananza della politica romana - aggiunge Salvini -. Non commento i problemi della sinistra, le inchieste per corruzione e mi spiace che Bari e la Puglia finiscano sulle prime pagine dei giornali per arresti, per corruzione, per questioni di mafia".
"Noi - prosegue il leghista - stiamo preparando una proposta nuova, giovane, vincente per Bari e per la Puglia ma contiamo di vincere non per i problemi degli altri e per le inchieste che stanno riguardando il Pd, il Comune e la Regione ma per la nostra proposta", ha rimarcato Salvini.
Infine, una battuta sul salva-casa, la mini-sanatoria proposta dalla Lega. "La legge salva casa non c'entra nulla con il Superbonus e non c'entra con le ville abusive", ha premesso. A chi gli chiedeva un commento sulle parole del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che rispetto alla norma ha parlato di "marchetta elettorale", Salvini ha risposto che "la legge salva casa riguarda milioni di famiglie che per piccole difformità interne alle abitazioni, magari ereditate dai nonni o dai genitori, non sono pienamente proprietari del loro appartamento perché non lo possono vendere e rogitare", ha concluso il vicepremier.