Parla il Doge

Autonomia, Luca Zaia: "Non è la secessione dei ricchi, ma una grande opportunità"

"L'autonomia non è la secessione dei ricchi, ma una grande opportunità". Il presidente della Regione Veneto torna a spiegare l'importanza della riforma durante un convegno organizzato dalla Lega a Torino. "Se io fossi un governatore del Sud chiederei subito l'autonomia" ha puntualizzato Luca Zaia spiegando che "l'autonomia oggi è di tutti, va da Campione d'Italia a Canicattì. È una assunzione di responsabilità". "Questa responsabilità", insiste, "la portiamo in un Paese dove spesso non c'è. Ci sono Regioni che hanno un Comune su due in dissesto finanziario", ha aggiunto osservando che "è inaccettabile che ci siano cittadini costretti ad andare fuori Regione per farsi curare anche i soldi nella sanità sono sempre stati equamente divisi", come "è vomitevole che qualcuno dica se non ti curo bene è per colpa di qualcun altro". 

Autonomia sì, ma Zaia ritiene che la sanità debba essere "un obiettivo complessivo a livello nazionale". "Dalla sanità parte tutto e alla sanità si arriva con tutto", specifica. "Un Paese che cura bene i suoi cittadini è un Paese che ha rispetto dei suoi cittadini. Penso che sia fondamentale non in un'ottica di contrapposizione ma di comune percorso che il Governo addotti la sanità come piano Marshall, obiettivo principale a livello nazionale".

"Noi comunque", ha aggiunto Zaia a margine di un evento politico a Treviso, "la nostra sanità la difenderemo sempre, con forza, a prescindere dal colore politico dei governi. L'ho dimostrato quando c'era il centrodestra, negli anni di Berlusconi, poi passando anche per il centrosinistra e ancora oggi. Questa non è contrapposizione ma difesa dei concittadini, che vengono prima di tutto". Zaia ha ricordato infine che il Veneto è "l'unica regione virtuosa perché non abbiamo l'addizionale Irpef sulla sanità. Non si pagano tasse regionali sulla sanità da 14 anni. Vogliamo andare avanti con gli investimenti e bisogna avere le risorse".