Il caso
Puglia, Anita Maurodinoia si dimette? Quanti voti aveva portato a Emiliano e Decaro
Anita Maurodinoia, che si è dimessa da assessore regionale ai Trasporti in Puglia e risultata indagata nell'inchiesta di Bari per voto di scambio, aveva fatto il boom di preferenze nel 2019. All'epoca ottenne oltre 6mila voti al Comune di Bari con “Sud al centro” in sostegno di Antonio Decaro. Poi l’anno successivo ottenne poco meno di 20mila preferenze come candidata consigliera regionale nelle fila del Pd. Fu il governatore Michele Emiliano ad affidarle l’incarico di assessora regionale ai Trasporti.
Tornando all'inchiesta per voto di scambio, oggi sono scattati diversi arresti a Triggiano, comune dell'area metropolitana di Bari. Dieci misure cautelari, di cui una custodia in carcere, sette ai domiciliari e due divieti di dimora nel Comune. Sotto la lente le elezioni amministrative del 20 e 21 settembre 2020 nel Comune di Grumo Appula e del 3 e 4 ottobre 2021 nel Comune di Triggiano. Stando alla ricostruzione, sarebbe stato messo in piedi un meccanismo illecito per garantire le preferenze. Pare che ogni voto venisse pagato 50 euro. E chi accettava l'accordo avrebbe dovuto consegnare copia dei propri documenti d'identità e della scheda elettorale per un preciso conteggio dei voti sezione per sezione.
Sull'inchiesta ha detto la sua anche il sindaco di Bari Antonio Decaro: "Rispetto al voto di scambio, è una questione che non mi sorprende. Per primo, durante le ultime elezioni, ho fatto delle denunce circostanziate, ne ho fatte tre. Due di quelle erano per persone che votavano per me, per liste legate al mio nome. L'inquinamento del voto, la corruzione, la compravendita del voto ci sono e sono cose che dobbiamo attenzionare tutti. Come ho detto più volte, va alzato il livello di guardia, vanno aumentati gli anticorpi, lo devono fare tutte le forze politiche a cominciare da chi amministra. Su questa nuova inchiesta, aspetto di capire l'evoluzione delle indagini e degli arresti di stamattina".