Il "marziano"
Ignazio Marino torna in campo con Fratoianni? "Non lo voto manco morto"
Ignazio Marino torna in campo. E lo fa con l'Alleanza Verdi-Sinistra di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, con cui correrà alle Europee dell'8 e 9 giugno. Manca solo l'ufficialità, ma sarebbe tutto pronto per il suo ritorno. La scelta del partito con cui candidarsi non sarebbe casuale, secondo il Tempo. L'ex sindaco di Roma, abbandonato dal suo stesso partito, il Pd, da cui è sempre stato considerato un "marziano" ai tempi del Campidoglio, adesso avrebbe intenzione di sorpassare a sinistra i suoi ex compagni. La speranza, insomma, è che intercetti i delusi della segretaria Elly Schlein.
Nella circoscrizione Centro, a scontrarsi con l'ex primo cittadino della Capitale, oggi professore di chirurgia alla Thomas Jefferson University di Philadelphia, sarà Massimiliano Smeriglio, un nome di peso che per anni ha governato nel Lazio con Nicola Zingaretti presidente. Dunque, mentre i dem sarebbero orientati verso i civici; Verdi e Sinistra Italiana, invece, starebbero puntando sui sindaci che conoscono i territori. Per questo, non sarebbe esclusa una discesa in campo anche dell'ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano. Ma in quest'ultimo caso non c'è nulla di certo.
"Le nostre candidature - ha detto Danilo Cosentino, segretario regionale di Sinistra Italiana - avranno come punto di riferimento la pace e il bisogno di portare in Europa un punto di vista diverso da quello attuale, più vicino ai reali bisogni delle persone senza sfociare nel populismo e nel vento di destra che purtroppo sta prendendo quota in tutti i Paesi".
Intanto, Matteo Renzi ha chiarito in modo netto cosa pensa della candidatura di Marino. "Vuole candidarsi alle Europee? Bene. Io ho fatto il sindaco e so come si fa. Lui non è stato un buon sindaco ed è stato mandato a casa dai suoi, non da me - ha detto -. Alcuni di loro stanno in Parlamento, chiedetelo a loro. A me, non me ne può fregare di meno. Se si candida e va al Parlamento europeo, buon per lui. Io se c'è uno che non voto neanche morto è proprio lui. Penso che l'amministrazione Marino, come quella Raggi e Alemanno, siano state tre sciagure".