Al voto, al voto

Ilaria Salis, Bonaccini smentisce mezzo Pd: "Non credo la candideremo"

Non c'è niente da fare: i dem riescono a litigare su tutto e a maggior ragione sulle candidature alle prossime elezioni europee dell'8 e 9 giugno. Nel tritacarne del Partito Democratico, dopo l'ex direttore dell'Avvenire Marco Tarquinio, adesso ci è finita anche Ilaria Salis, la maestra milanese reclusa in condizioni disumane nel carcere di Budapest in attesa del processo con l'accusa di aver aggredito due estremisti di destra nella capitale ungherese. La candidatura alle Europee garantirebbe a Ilaria Salis l’immunità parlamentare che le aprirebbe le porte del carcere. Un'idea sulla quale la segretaria Elly Schlein non ha sciolto la riserva, ma che sta agitando le già agitate acque dem.

"Se può esserle utile mi chiedo: perché no?", ha detto l'ex segretario del Pd Nicola Zingaretti in un'intervista a La Stampa aprendo di fatto alla strategia per salvare Ilaria Salis. Ma la fuga in avanti è stata bocciata immediatamente da Stefano Bonaccini che ha il suo bel da fare per ottenere da Elly Schlein il primo posto della lista Pd nel collegio di pertinenza. "Non credo che candideremo alle elezioni Europee Ilaria Salis", ha detto il governatore dell'Emilia Romagna in collegamento con Bianca Berlinguer durante la trasmissione E' sempre Carta Bianca (Rete4). Aggiungendo subito dopo che Ilaria "invece ha bisogno della solidarietà del nostro Paese per tutto quello che sta subendo, che tutti vedono e non sono tollerabili in Europa". 

 


Di fronte a questo dibattito poco edificante dei dem il padre della trentanovenne monzese, Roberto Salis, alza le braccia. "La Salis non è Tortora", ha tuonato dalle pagine del Foglio. "La candidatura bisognava gestirla meglio, senza dubbio. Prima di far uscire un'informazione così serviva che tutti fossero allineati", ha puntualizzato il signor Salis spiegando che "invece così si è innescato un dibattito interno fra le correnti sulla pelle di Ilaria". "Queste cose non si costruiscono così", ha chiuso la questione Roberto Salis.