Ma per piacere

Angelo Bonelli dà lezioni di postura alla Meloni? In giro ci va ridotto così

Alessandro Gonzato

Questione di feeling. Pardon, di postura. «Di postura istituzionale», dice Bonelli, che rimbrotta la Meloni. Il chiropratico di Bonelli è Aboubakar Soumahoro, il quale deve ad Angelo il Verde e Nicola (il rosso) Fratoianni i 100mila euro annui da parlamentare. Momenti di gloria, per Bonelli (ma anche per Aboubakar...), quelli di queste ore (come quando si è commosso per aver compiuto l’impresa di candidare Soumahoro): Angelo è finito sul Wall Street Journal. 

Per i suoi (in)successi politici? No. La notizia è che Bonelli, alla Camera, ha esortato la premier a non guardalo «con quegli occhi inquietanti»; la Meloni ha scherzato coprendosi la faccia con la giacca; e il prestigioso giornale americano ne ha pubblicato la foto in prima pagina.

La foto di Bonelli? No, della Meloni, ma il nome di Bonelli è comunque nella didascalia. Momenti di gloria, dicevamo, e sembra di vederlo, l’Angelo, mentre corre col sottofondo della colonna sonora del film Premio Oscar: Ta-na-na-na-na-naaa... «Non mi guardi con quegli occhi inquietanti», «Don’t look at me with your disturbing eyes», è il titolo sul quotidiano. When the moon hits your eye, like a big pizza pie, that’s amore, cantava Dean Martin, ma parlava di occhi diversi.

 

UN GIORNO DA PECORA
«Meloni mi ha chiesto scusa con un post sui social?», ha commentato Bonelli a un “Giorno da Pecora”, su Rai Radio1. «Non c’entrano le scuse», ha sottolineato Angelo, «io non mi sono sentito offeso, il problema è che la premier deve avere una postura istituzionale». Come quella dello scapigliatissimo Bonelli – giacca in fustagno color sabbia misto nocciola – quando a Montecitorio ha brandito due sassi presi dall’Adige, per lui simboli dei misfatti del governo “negazionista” Meloni: «Sono andato a prenderli, a piedi, nel bel mezzo del fiume. Questo è per farle capire che la questione siccità è drammatica nel nostro Paese, e c’è poco da ridere presidente Meloni», ma Bonelli si era sottovalutato. Biblica la risposta della premier: «Presumo lei non voglia dire che in cinque mesi ho prosciugato il fiume... Neanche Mosè...».

Il Verde Bonelli ha rischiato la denuncia per aver preso quei sassi, che poi però ha riportato al loro posto, e bravo Angelo. Bonelli l’ambientalista ha mostrato la propria postura istituzionale anche lo scorso 2 gennaio, un selfie che lo ritraeva col disegno di un delfino in fronte, appiccicato su una maschera azzurro-puffo che gli adornava la fronte. Voleva fare il brillante, Angelo, per dire che lui durante il veglione giocava a “Chi sono?” (bisognava indovinare la carta che aveva in fronte) e non giocava con la pistola come altri, e il riferimento era al colpo partito dal revolver di Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d’Italia. Il Bonelli delfino curioso voleva fare il brillante ma ha la verve del Tonno Insuperabile, quello dei “180 grammi di bontà in olio d’oliva”.

A proposito di cucina, tra le sue imprese istituzionali Bonelli annovera altre due grandi battaglie: il sostegno alla carne sintetica (te lo do io il Tonno Insuperabile!) e la solidarietà nei confronti degli imbrattatori delle statue e delle opere d’arte, i giovani di Ultima Generazione (e speriamo davvero che non ce ne sia una successiva).

E che postura istituzionale, il Bonelli singhiozzante dall’emozione nel presentare agli italiani il suo candidato di punta alle ultime elezioni politiche: «Ho il piacere di annunciarvi che ha accettato di candidarsi con l’Alleanza Verdi e Sinistra»... Chi, chi?

«Aboubakar Soumahoro, un italo-ivoriano laureato in sociologia». Bonelli faticava a proseguire, tanto era il trasporto. «Sono emozionato, devo dirvi, sono molto emozionato... è una figura importante, un attivista sociale, sindacale, che da vent’anni difende le persone invisibili». Scoppiato il casino delle cooperative gestite dai familiari di Soumahoro, Bonelli e Fratoianni hanno scaricato il vecchio idolo Abou. Angelo cuore ingrato.

 

IL VATICANO
Più avanti Bonelli, il cui simbolo è il sole che ride – ma non ride solo il sole – ha dato la colpa degli insuccessi dei Verdi «alla questione culturale», ha tirato in ballo il cattolicesimo. Ieri, su Facebook, Giorgia Meloni ha pubblicato il seguente messaggio: «Noto lo scalpore di diversi esponenti dell’opposizione (...) Non so cosa intendesse Bonelli con “sguardo inquietante”, ma mi scuso con il collega e con chiunque altro possa eventualmente sentirsi intimorito». Bonelli ha risposto che le scuse non bastano. No. La premier deve prendere lezioni di postura istituzionale. Angelo, il Sole che ride, non ha capito che la premier lo ha sbertucciato.