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Basilicata, fonti M5s: "Corriamo da soli in Basilicata", volano schiaffi col Pd

A breve il campo largo potrebbe non esistere più. Tramontata la candidatura di Domenico Lacerenza, oculista lucano individuato da Giuseppe Conte ed Elly Schlein come guida della coalizione in Basilicata, ora ognuno potrebbe correre per conto suo. Uno scenario catastrofico per un'opposizione che si era riscoperta inaspettatamente unita dopo la vittoria a sorpresa in Sardegna. Ma già la sconfitta in Abruzzo aveva dato i primi segnali che il giochino era di nuovo prossimo alla rottura. Accuse incrociate che si erano ripercosse sulla scelta della candidatura successiva, quella per le elezioni in Basilicata del prossimo 21 e 22 aprile.

Onde evitare troppe diatribe, Pd e M5S avevano deciso di scegliere in solitaria il nome da imporre al resto della coalizione. Ma quello di Lacerenza era risultato fin da subito debole e, nel giro di pochi giorni, non si è dimostrato in grado di unire tutti. E così oggi, sabato 16 marzo, l'oculista ha annunciato il suo ritiro dalla corsa

Una notizia che va a infuocare una giornata già molto complicata all'interno del centrosinistra. Movimento 5 Stelle e Partito Democratico sono ai ferri corti dopo che i dem piemontesi hanno annunciato il lancio della candidatura di Gianna Pentenero come sfidante del governatore Alberto Cirio alle regionali di giugno. Un nome frutto della discussione interna al Pd ma mai condiviso con il Movimento che vorrebbe l'ex sindaca di Torino Chiara Appendino. Ecco che quindi, di tutta risposta all'annuncio della Pentenero, il partito di Conte ha chiuso a qualsiasi alleanza e ha annunciato una propria candidatura autonoma in Piemonte. 

Ma non finisce qui. Un'ulteriore prova di forza dei pentastellati potrebbe avvenire ora in Basilicata. Come riporta l'Agi, in risposta allo strappo dem al nord, il M5S sta valutando di correre da solo nella regione lucana. Una mossa per sottolineare l'importanza della componente grillina in caso di rielezione per Vito Bardi.