Passo indietro
Basilicata, l'oculista Lacerenza verso il ritiro a tempo record? Sinistra allo sbando
Domenico Lacerenza verso il ritiro? A nemmeno 48 ore dalla sua presentazione come candidato ufficiale di Pd e M5s alle regionali in Basilicata, il dottore starebbe valutando un clamoroso dietrofront. Se il passo indietro venisse confermato, si tratterebbe di un passo falso per il centrosinistra, che ha trascorso mesi e mesi a discutere e confrontarsi per trovare un accordo su un candidato. In ogni caso, Lacerenza è già intervenuto per smentire queste voci, giudicandole prive di fondamento, come reso noto da fonti Pd.
A lanciare l'indiscrezione Repubblica, secondo cui a pesare sulla scelta del professionista di farsi da parte potrebbe essere lo scarso entusiasmo mostrato nei suoi confronti dagli esponenti politici locali, secondo cui il territorio non sarebbe stato proprio considerato nella scelta finale del candidato. Questo avrebbe portato al ritiro di parecchi candidati consiglieri. Cosa che rende non poco difficile chiudere le liste elettorali, il cui termine ultimo è fissato a sabato 23 marzo. La speranza, in ogni caso, è che si possa puntare su una figura in grado di coinvolgere anche Azione, Italia Viva e Partito Socialista Italiano, al momento fuori dal campo largo in Basilicata.
A guidare la contestazione Giovanni Petruzzi, coordinatore regionale della Mozione Cuperlo. Il dissenso nei confronti di Lacerenza è stato espresso attraverso un documento politico firmato da attivisti, sindaci, amministratori e sindacalisti. Il dottore, in particolare, viene ritenuto privo di esperienza politica e imposto senza un adeguato confronto democratico. Nel documento, inoltre, si sottolinea la profonda delusione per "l’oligarchica indicazione di uno stimato professionista completamente a digiuno di politica a candidato presidente per sottostare agli incomprensibili veti del M5s".