La riforma
Quirinale, addio al semestre bianco: premierato l'ultima rivoluzione
Addio semestre bianco? Con la riforma del premierato, cara al governo Meloni, potrebbe sparire per sempre. Si tratta del periodo che coincide con gli ultimi sei mesi in carica per un Presidente della Repubblica. Una decisione in tal senso l'ha presa ieri la commissione Affari costituzionali del Senato, dando il via libera all’emendamento del governo. Cosa cambierebbe dunque? Al momento è previsto che negli ultimi sei mesi del suo mandato il Capo dello Stato non possa esercitare i suoi poteri. Ecco il perché dell'aggettivo "bianco". Con la modifica dell’art.88, invece, anche durante questo periodo il presidente potrà sciogliere le Camere nei casi di sfiducia motivata o di dimissioni del presidente del Consiglio.
A inizio seduta, il presidente della commissione, il senatore di FdI Alberto Balboni, ha chiesto a tutti responsabilità sulla presentazione degli emendamenti: "Discutiamo nel merito e scegliamo 100 emendamenti qualificanti, così facciamo una cosa costruttiva". Tra quelli a cui è stato dato l'ok ieri anche quello del senatore Marcello Pera di FdI, che modifica l’articolo 89 della Costituzione e riguarda le responsabilità del presidente della Repubblica.
Attualmente è previsto che "nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non è controfirmato dai ministri proponenti, che ne assumono la responsabilità". L’emendamento approvato invece esclude la controfirma del governo su alcuni atti, come quelli su nomina del Presidente del Consiglio, nomina dei giudici della Corte Costituzionale, concessione della grazia e commutazione delle pene, decreto di indizione delle elezioni e dei referendum, messaggi al Parlamento e rinvio delle leggi alle Camere.