Punto e a capo
Fisco, Meloni contro sinistra e Repubblica: "I numeri fanno crollare le vostre accuse"
La sinistra non riesce a digerire la sconfitta in Abruzzo. E la conferma arriva dal veleno versato in queste ore su Giorgia Meloni subito dopo il varo della riforma fiscale. Una riforma che in primo luogo permetterà ai contribuenti di pagare in più tempo e in più rate i debiti col Fisco e in secondo luogo velocizza le operazioni delle Entrate con l'ingresso nelle giacenze fiscali delle cartelle non pagate dopo 5 anni. Apriti cielo. Repubblica parla di uno "Stato che si arrende agli evasori", mentre la sinistra attacca parlando di "regali" a chi non paga. Ma le cose non stanno affatto così. Il governo ha fatto registrare un record sul rientro dall'evasione.
Ed è stata proprio Giorgia Meloni a sottolinearlo: "Stiamo lavorando per allineare le sanzioni ai parametri europei perché quelle che avevamo erano sproporzionate, illogiche e vessatorie. E anche abbastanza inutili".
Poi l'affondo: "Il 2023 è stato un anno record nella lotta all’evasione fiscale. Ci hanno accusato di voler aiutare le evasioni, di condoni, a smentire queste accuse sono i numeri". Parole che arrivano dritte dritte alle orecchie degli esponenti dem che da questa mattina attaccano l'esecutivo. Un altro autogol che si aggiunge a quello della Schlein con il ministro Valditara. La segretaria dem è stata stoppata con il classico "si informi prima di parlare". E la stessa regola potrebbe valere anche per la questione del Fisco usata come clava solo per attaccare il governo.