Pentastellati a pezzi

Abruzzo, crollo del M5s: "Rimetto il mandato nelle mani di Conte". Il passo indietro scuote i grillini

Dal risultato elettorale in Abruzzo c'è un dato che non si può trascurare: il crollo del Movimento 5 stelle. Il partito guidato da Giuseppe Conte ha raccolto sol il 7 per cento delle preferenze, il 17 punti meno rispetto al 2019 quando i pentastellati correvano in solitaria con Sara Marcozzi e ottennero il 23,97 per cento dei consensi. 

"Registriamo il risultato modesto del M5s, che ci spinge a lavorare con sempre più forza sul nostro progetto di radicamento nei territori, per convincere a impegnarsi e a partecipare soprattutto i troppi cittadini che non votano più", ha commentato a freddo il leader cinquestelle Conte sui social. "Dobbiamo farlo sulla scia della vittoria ottenuta in Sardegna, che ci ha portato qualche giorno fa a eleggere la prima presidente di Regione M5S della storia, Alessandra Todde. Un segnale da cui ripartire", ha aggiunto.

 

 

Ma Gianluca Castaldi, coordinatore regionale del M5s in Abruzzo, sente il peso della clamorosa sconfitta e rimette il suo mandato nelle mani di Conte dopo il verdetto delle urne. "Apro la mia personale riflessione sul ruolo da Coordinatore e la metto nelle mani del presidente Conte. Non devo invece riflettere sul sostegno incondizionato al mio amato Movimento. Ero tra gli avanguardisti nel 2007 e ci sarò sempre per i valori e le idee che il Movimento porta avanti e per le quali ne sono follemente innamorato", ha scritto sulla sua pagina Facebook. 

 

 

"Che peccato per noi abruzzesi aver perso l’occasione di una guida speciale come Luciano D’Amico", ha sottolineato. "A lui il mio grazie e a tutti coloro si sono spesi per provarci. Sono certo che comunque si stia creando qualcosa di importante e la sua guida a capo dell’opposizione sarà viatico di proposte e lotta. Personalmente chiedo scusa per non aver fatto di più. Il cuore e l’impegno non sono bastati a battere i loro candidati", ha concluso.