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Abruzzo, Marsilio travolge la sinistra: "L'unica sarda che festeggia stasera"
"Stasera l'unica sarda che festeggia è mia moglie". Marco Marsilio irrompe al proprio comitato elettorale poco dopo le 2, al grido "c'è solo un presidente", e annuncia raggiante la propria vittoria alle regionali in Abruzzo. Una riconferma che segna il trionfo del centrodestra e la debacle del "campo largo", a sostegno dell'ex rettore dell'Università di Teramo Luciano D'Amico.
L'ultima proiezione del sondaggista Antonio Noto curata per Rete 8 con copertura del 60% certifica un divario incolmabile: Marsilio al 53,9%, D'Amico al 46,1 per cento. La partita è chiusa.
"Avevo concluso il comizio di venerdì promettendo che all'una di notte, massimo alle due, li avremmo mandati a dormire con dieci punti di vantaggio. Qualcuno ci ha sottovalutato e ancora raccontava di un testa a testa che non è mai esistito, se non nei sogni di chi ha provato ha raccontare un altro Abruzzo", ha rivendicato la vittoria Marsilio, che dall'Abruzzo ha voluto lanciare un messaggio anche a Roma e all'Italia: "Il campo largo non è il futuro dell'Abruzzo, perché era il suo triste passato. Il campo largo non sarà il futuro dell'Italia".
L'esordio tra i suoi sostenitori è fulminante, ricordando l'altra promessa di venerdì: "La prima, che questa sera l'unica sarda che avrebbe festeggiato sarebbe stata mia moglie". Il riferimento è alla grillina Alessandra Todde, fresca governatrice della Sardegna, arrivata in continente per tirare la volata a D'Amico. Missione fallita.
Quella di Marsilio è la prima conferma di un presidente uscente della Regione Abruzzo: "Un privilegio per cui rivolgo un profondo ringraziamento agli abruzzesi. E' stata scritta una pagina di storia, è caduto un altro muro. Ha vinto la verità contro la menzogna e la calunnia. Hanno vinto i fatti contro le narrazioni fumose e le chiacchiere vuote".
Marsilio festeggia; guarda qui il video di La7