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Regionali Abruzzo, "partita ancora aperta": il grillino, sconcerto da Mentana
Ore 1.44 nella notte tra domenica e lunedì. Lo spoglio delle regionali in Abruzzo procede spedito e ormai da un'oretta abbondante, dopo gli exit poll, le proiezioni fotografano un successo netto e travolgente del centrodestra con il governatore uscente Marco Marsilio, davanti quasi di 10 punti rispetto allo sfidante del centrosinistra, l'ex rettore dell'Università di Teramo Luciano D'Amico.
Anche le proiezioni sulle liste sono univoche, eppure c'è qualcuno a sinistra che spariglia, sconvolgendo tutti e mettendoci la faccia. "La situazione è altalenante, aspettiamo i dati delle città". A parlare è Gianluca Castaldi, coordinatore del Movimento 5 Stelle in Abruzzo (dato al 7%, praticamente tracollato), che dal quartiere generale del comitato di D'Amico si mostra addirittura cautamente ottimista.
"Dalle sezioni arrivano altri dati, i numeri sono altalenanti, riteniamo che la partita sia ancora aperta rispetto all'esito del voto", spiega, anche in collegamento con Enrico Mentana alla "Maratona" del TgLa7, suscitando un certo sconcerto in studio. Castaldi punta sulle "città della costa" richiamandosi al precedente della Sardegna, dimenticando però che mai tra la vincitrice Todde e Truzzu c'è stato un margine tanto largo.
"Siamo fortemente delusi invece dal dato dell'affluenza alle urne, molto basso - ha poi riconosciuto Castaldi -. E' un fatto grave, che non riusciamo a spiegarci". Nel 2019, alle ultime regionali, i 5 Stelle erano arrivati al 20% con la candidata Sara Marcozzi, oggi nelle file di Forza Italia.
Il grillino Castaldi a La7, guarda qui il video