Il caso
Dario Nardella, al suo raduno parlano solo uomini. Ceccardi: "Triste e umiliante"
Bufera sulla rivista Forbes Italia e sulla prima tappa del “Tour delle eccellenze” italiane che si è tenuto ieri a Firenze. A suscitare perplessità il fatto che tutti e 22 i relatori previsti erano uomini. Un fatto già di per sé discutibile, amplificato dal fatto che giusto ieri cadeva l’8 marzo, Festa della Donna. Ma se quello di Forbes è stato uno scivolone del quale gli organizzatori si sono scusati, quello che ha fatto più discutere è stato l’atteggiamento del Comune di Firenze, che non era tra gli enti organizzatori, ma che ha dato comunque il patrocinio all’evento, evidentemente senza curarsi di quel “piccolo” particolare.
La retromarcia, con tanto di aspre critiche, è arrivata solo quando la questione è diventata di dominio pubblico. Troppo comodo. Anche perché il convegno si è svolto nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, cioè la sede del Comune. Quindi Dario Nardella ha messo a disposizione una sala senza guardare il programma dell’evento... E una volta accortosi del problema ha pensato bene di non presentarsi per mandare la sua vice sindaca.
Una scelta che non è piaciuta all’eurodeputata della Lega, Susanna Ceccardi: «A me questa toppa pare persino peggio del buco - spiega -, la numero due di Nardella viene mandata a fare da figlia di fico. Davvero triste ed umiliante...». Lei, Alessia Bettini, si è presentata parlando di «un palinsesto che ci restituisce una cartolina degli anni ’50, non del 2024». Il direttore di Forbes Italia Alessandro Rossi: «Sono polemiche pretestuose anche semi rendo conto che avremmo potuto inserire più donne».