Al voto, al voto

Abruzzo, Etelwardo Sigismondi: "Marsilio? Cosa dicono i veri dati"

"È senza alcun dubbio un voto importante, perché è evidente che c'è in ballo il futuro della nostra regione": Etelwardo Sigismondi, senatore e coordinatore regionale di Fratelli d'Italia in Abruzzo, definisce così le regionali di domenica 10 marzo. Secondo lui, "il centrosinistra è consapevole di perdere in Abruzzo. E ne è consapevole dal primo momento". Da cosa lo deduce? Dal fatto che nessun partito a sinistra ha voluto far correre un proprio uomo. Il loro candidato è l'economista Luciano D'Amico.

"Il loro è un campo largo, ma di contraddizioni - ha detto il senatore meloniano in un'intervista al Tempo -. Conte disconosce l'alleanza con Italia Viva e Azione, Renzi non vuole i Grillini, Calenda che definisce il campo larghissimo un qualcosa che non esiste. Hanno trovato un candidato, D'Amico, debolissimo". Parlando poi di rilevazioni interne, commissionate dai vari partiti ma assolutamente non pubblicabili, Sigismondi ha rivelato: "I sondaggi veri dicono che Marsilio è nettamente in vantaggio, ma io, da uomo del territorio, ho avuto ulteriori conferme parlando con la gente, andando in piazza, confrontandomi".

 

 

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In ogni caso, a suo dire, il "campo largo" a sinistra sarebbe inesistente: "In realtà è un'accozzaglia di sigle, che litigano su tutto. Non hanno alcun punto comune. La vittoria del centrosinistra getterebbe la nostra regione nel caos con litigi quotidiani". Diversa la situazione nella sua coalizione: "I tre partiti del centrodestra hanno lavorato coesi ed uniti, per il bene dell'Abruzzo".