Gli attivisti

Ultima Generazione, governo durissimo: "Pagheranno i danni di tasca loro"

Roberto Tortora

Manifestare sì, deturpare il nostro patrimonio artistico proprio no. Ancora una volta, gli Uffizi sono stati presi di mira da cinque sedicenti eco-vandali, aderenti alla campagna di Ultima Generazione.

Questi attivisti hanno attaccato sul vetro protettivo della “Primavera” di Botticelli, e sui muri adiacenti, dei volantini con le immagini dell’alluvione di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, dello scorso Novembre. Hanno poi srotolato uno striscione con la scritta “Fondo Riparazione” e distribuito volantini ai visitatori del museo in quel momento. Su questi c’era scritto: “Nel 2023 a Campi Bisenzio il fango ha distrutto tutto, lasciando dietro di sè più di due miliardi di euro di danni e sette morti. Il governo non ha ancora dato i soldi alle persone colpite. Parla di sicurezza, ma l'unica sicurezza che rispetta è quella del mercato. E punisce chi la chiede con una multa di 20.000 euro. Ultima generazione chiede che lo Stato si prende cura dei propri cittadini e cittadine con un Fondo Riparazione di 20 miliardi per tutte le vittime delle catastrofi climatiche”. I “cinque”, poi, si sono allontanati spontaneamente dalla struttura. La loro posizione è al vaglio della procura della Repubblica per le valutazioni di competenza.

 

 

Dopo quest’ultima azione, è intervenuto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha annunciato tolleranza-zero: “Questi eco-vandali pagheranno di tasca loro: oltre ad essere stati deferiti all’autorità giudiziaria, agli autori di questo ennesimo sfregio alla sacralità del nostro patrimonio culturale è stata comminata una sanzione pecuniaria per il pagamento del ripristino del decoro dell’opera e degli ambienti della Galleria degli Uffizi in cui è ospitata la ‘Primavera’ del Botticelli, come prevede la normativa voluta da questo governo per contrastare gli pseudo-attivisti che fanno impropriamente dei nostri musei il proprio palcoscenico a disprezzo di chi li visita e di chi vi lavora. Grave, inoltre – ha concluso il ministro Sangiuliano – che ciò sia avvenuto in una giornata di festa per la cultura italiana, quale è la domenica al museo, in cui molti cittadini visitano gratuitamente i musei e i siti archeologici italiani per godere delle bellezze che la nostra nazione ha ereditato dal proprio illustre passato”.