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Commissione Covid, opposizioni terrorizzate: la scelta drastica di Franceschini
Le opposizioni si accingono a boicottare la Commissione Bicamerale di inchiesta sulla gestione del Covid, la cui istituzione è stata votata dal centrodestra e da Iv. «Bisognerebbe disertare la Commissione» parlamentare sul «Covid», scandisce il senatore Pd Dario Franceschini, parlando a margine del congresso PSE in corso a Roma. Per Franceschini sarebbe un modo per evitare «un precedente pericoloso, un tribunale politico». Dopo poco, parole analoghe arrivano da Elena Bonetti (Azione): «Non ci faremo trascinare nel tribunale politico di un governo sui governi precedenti: un gioco rischioso in sprezzo di una democrazia che dovremmo custodire e invece si vuole usare come un manganello contro gli avversari politici». Anche il segretario di +Europa, Riccardo Magi osserva come sia «giusto disertare» la Bicamerale voluta dal centrodestra.
Restano silenziosi gli esponenti 5 stelle che non commentano. Se le opposizioni dovessero appoggiare l’appello di Franceschini, la commissione rischia di non riuscire ad avviare mai i lavori. A metà febbraio la commissione parlamentare bicamerale di inchiesta sul Covid ha incassato il via libera definitivo della Camera. A votare a favore la maggioranza, a cui si sono aggiunti i deputati di Italia viva. Contro tutte le altre forze di opposizione. Una seduta dell’Aula, quella del 14 febbraio, che ha avuto un finale esplosivo, con gli interventi durissimi dell’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, e dell’ex premier Giuseppe Conte. Entrambi «chiamati in causa» dall’intervento della deputata di FdI Alice Buonguerrieri che, in dichiarazione di voto, aveva parlato di sentenze di condanna (correggendo poi il tiro e specificando che si trattava di decisioni del Tar sul rendere pubblici alcuni atti e documenti).
A dirla tutta l’idea era stata lanciata inizialmente da Italia viva. Proposta fatta propria da FdI e sostenuta da tutto il centrodestra. La legge che istituisce la bicamerale, che dovrà verificare tra le competenze anche l’efficacia e giustezza delle misure anti Covid assunte dall’allora governo Conte II ma non altrettanto per quel che riguarda le Regioni, non è stata ancora pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Una volta avvenuta la pubblicazione, toccherà ai presidenti dei due rami del Parlamento invitare i vari gruppi a indicare i rispettivi componenti della commissione (quindici senatori e quindici deputati). Resta da vedere come finirà. «Noto una grande agitazione nel Pd e nel M5s» replicano i renziani, «Perché non indagare sui soldati russi a Bergamo, sulle mascherine cinesi, sui danni provocati ai ragazzi dalla chiusura delle scuole? Chi ha paura della verità?», chiede sui social la coordinatrice nazionale del partito di Renzi.